Taranto: Istituzioni, imprese e professioni, confronto su futuro del lavoro
Nel 2023 il tasso di disoccupazione in Puglia è destinato a salire dell’8,4%; la provincia di Bari con +5,9% rispetto al 2022 subirà l’incremento peggiore, nella provincia di Taranto l’incremento sarà dello 0,3%. A fronte di 1 milione e 486 mila pensionati in Puglia, gli occupati non vanno oltre il milione e 207 mila.
Dati che devono far riflettere come ha affermato Tullio Mancino, direttore provinciale di Confcommercio Tarano nella sua relazione introduttiva al convegno ‘Il Futuro del Lavoro’, giornata di approfondimento delle tematiche strettamente connesse del lavoro e della formazione .
Un confronto a più voci tra i rappresentanti delle istituzioni, delle professioni e delle imprese organizzato da Confcommercio Taranto e ACNL Taranto, e Ordine provinciale dei Consulenti del Lavoro.
Il momento straordinario che sta attraversando il nostro Paese, segnato dalle conseguenze economiche della pandemia e della guerra, ma anche da segnali di ripresa, richiede strategie altrettanto straordinarie a sostegno del lavoro e della formazione professionale e dell’ occupazione . Lo hanno evidenziato negli interventidi saluto il presidente di Confcommercio, Leonardo Giangrande, del vice presidente della provincia, Vito Parisi e del vice sindaco di Taranto, Fabrizio Manzulli.
E’ necessario investire sulle persone al fine di agevolare la transizione, alla quale ci chiama l’Europa, nei settori digitale e verde per sostenere la ristrutturazione dei settori più colpiti. La tassazione dovrebbe essere spostata dal lavoro ad altre forme a supporto del lavoro e dell’occupazione anche per garantire retribuzioni che assicurino condizioni di vita e di lavoro adeguate e per sostenere perciò la crescita economica, la ripartenza dell’economia. Occorre prestare più attenzione ai giovani e alle persone scarsamente qualificate, alle categorie di lavoratori che nei due anni di pandemia hanno avuto scarse opportunità di entrare nel mercato del lavoro e che attraverso i tirocini formativi di buona qualità potranno accedere al mondo del lavoro. Investire sull’apprendimento, nelle competenze e nell’istruzione per creare nuove opportunità per tutti e di conseguenza incidere sulla produttività e la crescita del Pil. Sono questi i concetti sottolineati a più riprese nei vari interventi.
La presidente dell’ACNLTaranto, Rita De Santis, si è soffermata sul sistema duale e l’apprendistato di primo livello, invitando la Regione Puglia ad investire più risorse in quest’ambito. L’auto impiego, l’auto imprenditorialità come asset di sviluppo economico in un territorio nel quale vi sono molte crisi aziendali è il tema sul quale si è intervenuto il presidente dell’Ordine provinciale dei consulenti del lavoro, Giovanni Prudenzano.
L’agenda delle politiche attive del lavoro in Puglia è stata ampiamente illustrata negli interventi dell’assessore al Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo che ha confermato che saranno portate avanti le misure degli anni passati da Garanzia Giovani a GOL, ma anche Work in Puglia, Punti Cardinali, azioni per l’occupazione femminile; non sarà trascurata la scuola perché se è vero che occorre alzare il livello delle competenze è importante che le conoscenze siano elevate e che la scuola offra una buona formazione di base e nel contempo sia in grado di orientare. Più dettagliato l’intervento del dirigente della sezione Politiche e Mercato del Lavoro della Regione Puglia, Giuseppe Lella, che ha tracciato un quadro dei percorsi avviati dalla Regione.
E’ intervenuto infine Gianluca Palazzo, direttore commerciale di Quojobis, importante realtà nel panorama nazionale del settore dei servizi per le risorse umane. Ha coordinato i lavori il direttore di Confcommercio Puglia, Giuseppe Chiarelli. (Comunicato stampa)