BASKET B2: Russo, "Martina deve restare concentrata fuori casa per 40 minuti"
Le squadre prima dell'inizio della gara in raccoglimento per le vittime delgli attentati di Parigi
Non concede il bis la DueEsse Basket Martina, battuta in maniera rocambolesca per 88-76 da una New Basket Mola in formato super tra le mura amiche. C’erano tutti i presupposti per dar seguito alla vittoria con la capolista Falconara e, allo stesso tempo, staccare Mola in classifica, aggiungendo altri 2 punti alla quota salvezza. Così però non è stato e le difficoltà preventivate da Aldo Russo alla vigilia, figlie in parte dell’inevitabile entusiasmo con cui i blu-arancio si presentavano dopo l’impresa ai danni di Falconara, si sono palesate nel corso dei 40’.
La DueEsse esce sconfitta dopo aver avuto in pugno la partita, e per coach Russo le spiegazioni sono diverse: “Le premesse di una sfida difficile, su un campo ostico e seguita a una settimana di lavoro svolta non al 100%, si sono rivelate tali. La difficoltà principale è stata quella di riuscire a trovare il ritmo per arginare la velocità e l’energia dei nostri avversari che, vista la posta in palio in termini di classifica, erano costretti a vincere a tutti i costi. Fino alla metà del terzo quarto, nonostante l’approccio iniziale sbagliato, avevamo trovato il bandolo della matassa. Poi però nel momento decisivo loro hanno preso fiducia con due triple mentre noi, anziché ribattere colpo su colpo, ci siamo adattati al loro ritmo pur non avendo la stessa intensità difensiva che dovevamo mantenere nell’ultimo quarto. Un finale in cui invece si doveva far leva su un certo tipo di continuità e maturità, necessarie in partite tirate e difficili come queste dove serve una piena responsabilità, soprattutto in difesa, da parte di tutti. Abbiamo lasciato colpevolmente iniziativa al Mola che, sappiamo, è una squadra pericolosa in transizione e lo ha dimostrato segnando canestri in serie grazie alla fiducia ritrovata al tiro”.
Un aspetto che il coach della DueEsse tende a sottolineare come fattore chiave in negativo è, ancora una volta, quello della continuità nell’intero arco di gara: “Fuori casa abbiamo lottato nuovamente solo per tre quarti ed è questa la prova di maturità che dobbiamo superare e che avevo richiesto ai miei ragazzi: giocare con concentrazione fuori dalle mura amiche per tutti i 40 minuti”.
Il futuro immediato dove poter ritrovare certezze, stimoli e voglia di crescere è costituito dalla prossima sfida del Pala Wojtyla contro Ortona. “Bisogna continuare sulla strada della convinzione e della coerenza con quanto svolto fino ad ora. Non eravamo dei fenomeni dopo Falconara e non siamo diventati meno bravi con la sconfitta a Mola, in quello che era uno scontro diretto e per questo rivelatosi pieno di insidie. Resta certamente l’amarezza per una gara interpretata bene in alcuni frangenti ma che poi ci siamo lasciati sfuggire dopo alcune scelte sbagliate di qualche singolo, sia in attacco che in difesa, e sulle quali dovremo riflettere unitamente alle percentuali non ancora ottimali ai liberi. Per farlo si deve lavorare in settimana solo ed esclusivamente con l’obbiettivo di migliorarsi il giorno successivo, in modo da offrire qualcosa in più al collettivo, e senza pensare subito all’Ortona. Domenica ci attende un’altra sfida da affrontare con il giusto piglio, ma abbiamo l’occasione per riscattarci e dovremo cercare di non fallirla”.