Coronavirus: Caritas Crispiano, ‘L’impegno di tutti genera amore’
L’Italia è in crisi, l’Europa è in crisi, il mondo è in crisi… Questo si legge e questo effettivamente si vive. Ma come sempre accade, lì dove l’uomo con la sua scelleratezza porta la natura al degrado al punto da scatenare una pandemia, Dio scrive dritto sulle righe storte. E dalla crisi nascono sentimenti sopiti e nuove opportunità. E anche realtà già esistenti, quali la Caritas, sentono nascere il bisogno di migliorarsi. Puntando la lente d’ingrandimento sulla Caritas di Crispiano, che funziona efficacemente da oltre quarant’anni, una nuova ondata di necessità data dal fermo lavorativo forzato causato dal Covid-19, ha fatto nascere la consapevolezza che bisogna modernizzarsi per rendere il proprio servizio ancora più efficiente. Con l’ausilio di nuova forza lavoro costituita da volontari avvicinatisi liberamente che hanno affiancato i volontari storici espressione di tutte le parrocchie e coordinati da Michele Simonetti, si è riusciti ad aiutare circa 180 famiglie, ovvero più del doppio di quelle già tradizionalmente servite prima della pandemia, senza contare il Circo, costretto a fermarsi a Crispiano finché durerà l’emergenza, con cui i nostri volontari sono in contatto quotidianamente. Nuovi sistemi di archiviazione stanno rendendo immediatamente visibili e facilmente gestibili varie informazioni fondamentali: famiglie e dati basilari, alimenti in entrata e in uscita, beni presenti in sede o da procurare. Si sta effettuando un nuovo accurato censimento delle famiglie che vengono aiutate (numero di componenti, presenza di bambini e varie fasce d’età, beni consegnati, ecc.) e, grazie alla stretta collaborazione con l’Assessorato ai Servizi sociali, si effettua un continuo scambio di dati utili. In questo modo si sono individuati e scoperti diversi “furbetti” che usufruiscono di redditi non dichiarati o di misure emergenziali elargite dallo Stato…ma che godevano indisturbati anche dell’aiuto della Caritas (togliendolo magari a chi ne aveva realmente bisogno). Con la dovuta discrezione si sta ponendo fine a tale incongruenza. Inoltre nella Caritas di Crispiano in questi giorni si svolge un servizio informativo per mettere a conoscenza gli utenti dei possibili benefici assistenziali dei quali potrebbero usufruire messi a disposizione dal governo centrale, quali ad esempio il “buono spesa” e il “reddito di cittadinanza”. Insomma un sevizio a tuttotondo per cercare di combattere le diseguaglianze sociali. In questo momento di emergenza, di fronte ai dati che vedono il numero di famiglie gestite dalla Caritas di Crispiano enormemente lievitato nel giro di pochissimi giorni si doveva trovare il modo di unire tutte le forze sociali e solidali del paese per non lasciare indietro nessuno, per cui il Comune di Crispiano, la Caritas e le quattro parrocchie di Crispiano, si sono aggregate in un unico progetto denominato “Spesa solidale”. Nella fattispecie il Comune ha convenzionato supermercati e negozi di generi alimentari nei quali è possibile acquistare beni di prima necessità (non solo di carattere alimentare ma anche riguardanti l’igiene personale) da donare alla Caritas, la quale provvede al ritiro e alla distribuzione alle famiglie. Inoltre è partito il servizio di presenza dei volontari Caritas, muniti di pettorina, all’interno dei supermercati aderenti all’iniziativa, in modo da avvicinare e informare i clienti dell’esercizio commerciale. Solo con l’aiuto di tutti ce la possiamo fare: l’impegno di tutti genera amore! Per essere sempre informati delle iniziative della Caritas di Crispiano visitate la pagina Facebook “Caritas Crispiano”, oppure avvicinatevi alla nostra sede in via della Chiesa, 3 (tel. 099616027), dove conoscerete di persona i volontari e il loro servizio e, se lo vorrete, potrete diventare anche voi parte attiva delle nostre iniziative. Un’ultima annotazione. Segnalare una situazione di difficoltà e mantenere la dovuta riservatezza fanno un tutt’uno. Se conosci qualcosa del genere, o vuoi aiutare il prossimo senza clamore, chiama pure il numero telefonico appena indicato o rivolgiti direttamente al tuo parroco. Lavorare in silenzio fa bene all’anima. Fare il bene fa stare bene.