Zes Ionica: Pallini (Uil), ‘Dopo firma protocollo, serve fare in fretta e bene’
Con l’istituzione del Tavolo sociale permanente e la firma del protocollo in data odierna, adesso la ZES ionica interregionale di Puglia e Basilicata può contare sicuramente su uno strumento importante di proposta e condivisione che, auspico, faccia da volano per lo sviluppo del territorio.
L’intuizione del commissario Floriana Gallucci è sicuramente nel verso giusto per le aspettative che la UIL si pone sullo sviluppo della ZES e, questo va anche detto, bisogna dare merito alla Dott.ssa Gallucci di esser stata quel soggetto istituzionale che, differentemente da altri, ha avuto l’intuizione di mettere tutti i diversi soggetti attorno ad un tavolo, quantomeno riuscendo a cogliere lo spirito necessario per puntare alla semina del cambiamento.
La UIL ritiene la ZES uno strumento straordinario quale soggetto attuatore del PNRR, per le nuove iniziative del territorio, gli investimenti e, anche per gli eventuali correttivi legislativi che via via potrebbero essere necessari allo sviluppo della ZES stessa. Siamo convinti che la norma debba smettere di fare a pugni con il bisogno, come per esempio sta drammaticamente avvenendo nella Sanità in Puglia ed a Taranto avviluppato in un ginepraio di problemi dove curare il sintomo è regola piuttosto che eradicare la causa.
Dopo l’istituzione dello sportello unico digitale per la ZES e lo snellimento della burocrazia che spaventa, ingessa e fa fuggire l’investitore, d’ora in avanti diventa dunque fondamentale, e questo lo faremo immediatamente alle prossime festività pasquali, sedersi tutti intorno ad un tavolo per discutere di progetti, investimenti, sviluppo, opportunità nel nostro territorio. Siamo fermamente convinti che si possa iniziare a parlare di progresso nel territorio, e la ZES può davvero permetterlo, mirando così a parlare di buona e stabile occupazione che consenta ai nostri giovani non solo di fuggire da Taranto, ma di ritornarci vivendo da protagonisti. Terzo millennio per la UIL è anche e soprattutto questo, i giovani sono in credito debito con i giovani.
Oltremodo, attesa la levatura di competenze dalla platea dei soggetti che oggi hanno siglato il Protocollo del Tavolo Sociale, per la UIL è fondamentale costruire in ambito ZES, anche la rete di protezione necessaria alle centinaia di lavoratori coinvolti nelle crisi complesse d’azienda che insistono nel nostro territorio. Puntiamo molto a questo perché ciò ha rappresentato una delle prime proposte della UIL fin dalla prima riunione col Commissario Gallucci. A tal riguardo la nostra organizzazione predisporrà con il contributo di tutte le categorie, tutto il necessario che servirà ai prossimi tavoli di incontro.