La pallavolo tarantina piange la "sua" Federica De Luca
Federica ti vogliamo bene. Così ha intitolato il Comitato Provinciale di Taranto della Fipav il pensiero, pubblicato sulla pagina internet ufficiale, rivolto a Federica De Luca, la 30enne arbitro di pallavolo vittima ieri dell'insano gesto del marito, capace di uccidere in un'ora lei, il suo figliolo Abdrea di 4 anni e di togliersi la vita. Una vicenda che ha scosso tutta l'Italia.
Questo il pensiero della Fipav jonica, corredato da un mix di immagini /che pubbluichiamo qui sopra) dei tanti momenti di Federica nella vita della pallavolo tarantina:
”Molti la conoscevano come arbitro, molti come commissario FIPAV!
Altri la conoscevano come mamma, altri ancora semplicemente come donna!
Chi ha avuto il piacere di conoscere la Federica arbitro, commissario, mamma, donna e amica ha potuto constatare che era una persona straordinaria; sempre pronta a sorridere, sempre pronta ad aiutare gli altri. Non si risparmiava mai, si dava sempre al 1000%, anche quando non poteva!
Come arbitro ha sempre indossato i valori della lealtà, come commissario quello della protezione di chi rappresentava.
Il tuo sorriso rimarrà per sempre nella nostra mente! Ti vogliamo bene”.
Tanti altri messaggi sono stati fatti recapitare sul profilo personale di Federica e dello stesso Comitato provinciale Fipav. Abbiamo scelto quello di Sara Galiuti, giocatrice ed amica di Federica:
"La cosa più bella al mondo sarebbe stata svegliarmi e capire che era solo un incubo! L'incubo piu brutto della mia vita! E invece no!
“Molti la conoscevano come arbitro, molti come commissario FIPAV!
Altri la conoscevano come mamma, altri ancora semplicemente come donna!
Io ho avuto il piacere di conoscere la Federica arbitro, commissario, mamma, donna e amica e vi garantisco che era una persona straordinaria; sempre pronta a sorridere, sempre pronta ad aiutare gli altri. Non si risparmiava mai, si dava sempre al 1000%, anche quando non poteva!
Come arbitro l'ho vista indossare i valori della lealtà, come commissario quello della protezione di chi rappresentava; come madre la osservavo mentre dava l'esempio ad un bambino che a 3 anni aveva gli occhi innamorati di sua mamma (l'amore, quello vero); come donna l'ho vista lottare "con le palle" in ogni momento, le palle di chi ha capito che questa vita è dura e bisogna lottare per sopravvivere!
Ma soprattutto come amica... Beh come amica non riesco a descrivervela!
Fede mi avevi promesso l'esordio insieme e sono sicura che avverrá! Sono sicura che, anche se solo dall'alto, ci guarderai per proteggerci tutti, proprio come faveci qui; ci guarderai andare avanti con la rabbia di chi ha perso una persona importante nella vita e con la forza di chi, non vuole darla vita a quei pezzi di merda che si definiscono uomini solo su un documento d'identita, che cercano di piegare le vite altrui e togliere i sorrisi. Il tuo sorriso è fisso nella mia mente e non andrà mai via! Ti voglio bene amica mia! Per sempre, Sara!
Seguirò i tuoi esempi, proveró ad esser forte per te!
"Ti dico ciao, salutami Dio e digli che tu sei l'amico mio"
TI VOGLIO BENE”.