Serie B: Nuovi sospetti sul Parma, inchiesta della Procura
Si addensano ombre sul Parma. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, la Procura federale avrebbe aperto un'inchiesta sulla sfida contro lo Spezia, vinta per 2-0 e decisiva per la promozione aritmetica dei gialloblù in Serie A. Un match già discusso per il rigore sbagliato dall'ex Gilardino, con la maglia dei liguri, sul punteggio di 1-0. Ma a insospettire sono stati alcuni sms prima della partita tra giocatori delle due squadre.
La Procura Figc avrebbe già ascoltato due giocatori dello Spezia, Filippo De Col e Alberto Masi, rispettivamente in campo e in panchina in quel match, il team manager Leonar Pinto e l'ad Luigi Micheli. Si vuole infatti fare chiarezza sui messaggi inviati dai parmigiani Fabio Ceravolo e Emanuele Calaiò ai loro avversari quattro giorni prima della sfida. Negli sms ci sarebbero stati dei riferimenti ambigui alla prestazione in difesa dello Spezia, una sorta di invito a non impegnarsi troppo. Anche perché la classifica dei padroni di casa era assolutamente tranquilla, mentre il Parma si giocava uno storico ritorno nella massima serie.
Ad allertare gli ispettori della Procura sono stati giocatori e società ligure, decisi a non rischiare l'omessa denuncia. Al momento, comunque, si deve ancora capire lo spessore della vicenda e si lavora con massima prudenza e attenzione. Insomma, in base alle spiegazioni fornite da Ceravolo e Calaiò il caso potrebbe essere archiviato oppure richiedere ulteriori approfondimenti. Ma il tutto in tempi brevi. Il Parma, inteso come società, per ora non sembra essere direttamente coinvolto, anche se il rischio di essere tirato in mezzo per responsabilità oggettiva esiste. In questo caso potrebbe anche essere a rischio la sua promozione.