L’analisi: Ecco perché il Taranto è forte anche senza Caldore

Dalle ultime di mercato allo 0-0 di Altamura: il punto

TARANTO
Lorenzo Ruggieri
01.02.2021 21:42

Marco Caldore nella foto Walter Nobile
Il trasferimento di Marco Caldore (difensore classe 1994) è stato come un fulmine a ciel sereno. Voluto fortemente dal calciatore, è comunque un addio inaspettato che ha lasciato di stucco e preoccupati molti tifosi. La domanda che molti frequentatori dei nostri social si sono posti è "perché lasciar partire uno dei calciatori più continui ed esperti della squadra? Ora siamo più deboli". Se dopo tanti anni di Serie D la preoccupazione è legittima, dal punto di vista tecnico possiamo tranquillamente affermare che il Taranto resta una squadra di spessore anche senza Caldore. Perché la forza sta nella solidità del gruppo. Può sembrare una forma retorica, una frase fatta che abbiamo sentito migliaia e migliaia di volte, ma vera come non mai in questa stagione. Il Taranto di Giuseppe Laterza può anche fare a meno di un elementi cardine, ma la qualità e il carattere restano intatti. È accaduto a Nardò, quando si pensava non si potesse fare a meno di Diaby; o proprio ad Altamura, dove Caldore ha giocato solo una manciata di minuti. E che dire dell'attacco, che sin da subito ha dovuto fare a meno di Corvino e Alfageme? Della serie: inutile farne un dramma... RITORNO CONVINCENTE 23/12/2020. Questa la data dell'ultimo impegno ufficiale dei rossoblù, rientrati in campo dopo oltre un mese. Nel mezzo, tanti casi di positività al Covid nel gruppo squadra che hanno portato al rinvio di ben quattro gare di campionato. Nella giornata di domenica, il tanto atteso esordio nel 2021 degli ionici. Ad addenderli il Team Altamura, squadra che fa del proprio stadio un vero e proprio fortino. Solo Bitonto e Sorrento, infatti, sono riuscite nell'impresa di espugnare il D'Angelo. Non la miglior cornice per un Taranto ovviamente in scarsa condizione fisica e con molti volti nuovi. Nonostante questo, sono i rossoblù a dettare i ritmi del match, con i padroni di casa pronti ad approfittare degli spazi in contropiede. Il più attivo risponde al nome di Tato Diaz, proprio un nuovo acquisto. Non l'unico, visto che nell'undici iniziale di Laterza trova spazio anche Fernando Tissone, il vero colpo del mercato rossoblù targato Montervino. Al contrario del suo connazionale, però, l'ex Sampdoria e Udinese non crea particolari grattacapi alla retroguardia di Monticciolo. Complice l'inattività di oltre un anno, oltre al poco tempo a disposizione per conoscere i nuovi compagni, molti dei quali costretti anche ad allenarsi singolarmente. NOTA LIETA Laterza che modifica anche il quartetto difensivo, inserendo Ferrara (autore di un'ottima prestazione) e Gonzalez al posto di Caldore (negativizzato da pochi giorni) e Rizzo. Proprio partendo dalla difesa possiamo evidenziare una nota lieta per il tecnico tarantino. Il terzino classe 2002 Boccia, infatti, mostra qualità in crescita di partita in partita. Può ancora migliorare data la giovanissima età ma fin ora ha già fornito prestazioni di altissimo livello. Proprio come quelle a cui ha abituato Diaby, partito dalla panchina ad Altamura. Probabilmente una scelta tecnica derivata dai prossimi impegni alquanto ravvicinati. Il centrocampista ivoriano, però, al 71' prende il posto di Matute per provare a sbloccare un risultato bloccato sullo 0-0, Nei primi 45 minuti, infatti, a nulla sono servite le incursioni dei vari Falcone (tecnica da altre categorie), Mastromonaco e Diaz. In giornata di grazia il portiere dei biancorossi Donini. CONDIZIONE Nella ripresa il ritardo di condizione dei tarantini emerge notevolmente, costringendo la squadra di Laterza ad abbassare il baricentro dopo l'ora di gioco. Il possesso passa all'Altamura, che non riesce a concretizzare solo grazie ad uno strepitoso Sposito. Il portiere scuola Empoli salva prima su Sparo e poi su Croce, rischiando solo su un'uscita a vuoto al 74'. Su questo fondamentale può e deve ancora migliorare ma il tempo e l'età sono dalla sua parte. Una sfortunata deviazione della difesa locale propizia una traversa al 93', rischiando l'autogol e lasciando entrambe le squadre con il cuore in gola per qualche istante. Pareggio a occhiali, dunque, che non può che significare un punto guadagnato per i rossoblù. Si torna in campo già mercoledì, allo Iacovone contro il Francavilla. La rosa è ampia ma gli impegni sono tanti. Giocando ogni tre giorni, potremo finalmente capire il livello di maturità di una squadra che finora ha fatto della forza psicologica (oltre a quella tecnica e tattica) uno dei punti cardini.

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