Premio Orzella: Donnarumma, 'Nel calcio troppe imposizioni'

Cultura, musica e spettacolo
Alessio Petralla
15.06.2017 13:03

Ospite della quarta edizione del “Premio Lello Orzella”, sarà, anche l’ex ds di Gela e Catanzaro (per citarne alcune), Carmine Donnarumma, che commenta con grande entusiasmo l’evento: “Si tratta di una manifestazione eccellente sia per lo sport che per ricordare ai giovani una figura importante come Lello Orzella. Sarà una bella due giorni, in cui oltre al calcio si potranno assistere all’opera bravi giovani musicisti. Va fatto un plauso a Nico Mondino che con tanta voglia e coraggio sta organizzando l’evento. Inoltre, è utilissima per noi addetti ai lavori”.

ASPETTATIVE: “Sicuramente, qualcosa di buono si troverà: quando si tratta di giovani è sempre così. Fare pronostici è complicato. Ce ne saranno di buoni”.

LIVELLO MEDIOCRE: “Il livello del gioco e di molti ragazzi è mediocre perché oggi ci sono delle imposizioni: in serie D quattro under obbligatori in campo più i sostituti sono tanti. Dovrebbero giocare soltanto i giovani che meritano. Anche in Lega Pro si schierano tanti ragazzi per i contributi della Lega. E’ un problema di metodo”.

NICO MONDINO: “E’ un malato di calcio: questa sua malattia va stimolata e il Premio Orzella può essere importante, anche, per questo”.

PARTE CANORA: “E’ un’idea positiva e utile per chi lavora nel settore musicale. Si possono ascoltare dei talenti che non trovano il modo di mettersi in mostra. Le due cose vanno di pari passo”.

 

Nella foto Simonetta, Carmine Donnarumma

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