Regolamento servizi cura, Cisl: ‘Comune Taranto mantenga promessa su modifica’
La Cisl territoriale considera ancora interlocutorio l’esito del confronto odierno, tenutosi in sede di Commissione consiliare Servizi del Comune di Taranto, sul regolamento di accesso al sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali.
Dopo ampia discussione, nel corso della quale le organizzazioni sindacali hanno richiesto con forza la revisione al rialzo della soglia Isee per i cittadini bisognosi di Assistenza Domiciliare a persone disabili e non autosufficienti, la rappresentanza istituzionale ha dichiarato di condividerne l’opportunità, compresa la sospensione - con disponibilità all’azzeramento - delle somme arretrate già richieste ad alcune famiglie benché economicamente fragili e strutturalmente beneficiarie del delicato servizio.
Risultato non scontato, in funzione del quale la Cisl, con il segretario generale Gianfranco Solazzo, aveva già esternato pubblicamente la propria contrarietà sia che si mantenesse, ai fini della esenzione, un livello Isee di appena 2000 euro, sia che si confermasse la richiesta di arretrati considerando che, moltissimi di coloro che ne sono interessati, versano ai limiti di una situazione economica e sociale di indigenza.
L’Amministrazione comunale, dunque, dopo le verifiche tecniche che effettuerà in sede di bilancio, si è impegnata a riconvocare a breve i sindacati per comunicare le proprie determinazioni.
La Cisl proseguirà con coerenza e determinazione, insieme con le proprie Federazioni di categoria, nelle rivendicazioni già in atto in materia di politiche sociali, nei confronti di tutti gli Enti locali del territorio, anche per ampliare i benefici ad una platea più cospicua di persone non autosufficienti .
Rivendicazioni che tendono a sensibilizzare tutti gli Enti preposti, comuni, Ambiti sociali, Asl, affinché non si considerino soggetti terzi rispetto ad una fragilità sociale particolarmente acuta e galoppante nel territorio ionico.
E ciò anche considerando che la Puglia, dall’ultimo report della fondazione Gimbe, risulta al 15° posto in Italia per l’assistenza domiciliare agli over 75enni non autosufficienti.
Necessario sarà stringere un patto sociale, utile a sollecitare le istituzioni, a tutti i livelli, progetti di intervento a largo spettro: dalle politiche giovanili a quelle dell’abitare sociale, dagli interventi a favore delle periferie sociali ed esistenziali a quelli di una buona qualità di vita e di socializzazione, specie per l’infanzia e per le persone anziane, dalle politiche culturali a quelle di una formazione continua che sostenga la nostra comunità nella presente fase storica di transizione digitale, in particolare per le persone anziane.