Coronavirus: Taranto, Eni dona dispositivi di protezione individuale e apparati sanitari
Confindustria: ‘Il sistema imprenditoriale in prima linea nella corsa alla solidarietà a sostegno della sanità jonica’
Si susseguono le iniziative di solidarietà messe in campo dal sistema imprenditoriale in questo momento così complicato e difficile per tutta la comunità jonica: Confindustria Taranto vuole ancora una volta ringraziare quelle aziende che, sia attraverso la stessa associazione degli industriali, sia in forma autonoma, hanno fino a questo momento contribuito (attraverso donazioni, forniture di materiale sanitario, iniziative a supporto dei reparti ospedalieri) a sostenere il sistema sanitario del territorio per fronteggiare l'emergenza Covid19. Fra le altre, vanno segnalate anche le imprese che stanno mettendo in campo iniziative di sostegno in forma assolutamente privata, scegliendo la riservatezza ed assicurando comunque il loro prezioso apporto alla sanità: anche a queste realtà, nostre associate, non possiamo che esprimere il nostro più vivo apprezzamento. Ed è in questo contesto che non possiamo che esprimere la nostra piena gratitudine nei confronti di Eni, che alla nostra Asl ha già provveduto a consegnare 40mila mascherine e che prossimamente provvederà alla donazione di altri dispositivi di protezione individuale e apparati sanitari di vario genere. Una iniziativa che non necessita di ulteriori commenti ma che concretizza mirabilmente uno dei leit motiv appartenenti al suo fondatore, Enrico Mattei :"prestare attenzione allo sviluppo delle comunità locali e alle esigenze specifiche dei territori in cui si opera". Un'attenzione che arriva in un momento cruciale a cui non possiamo che plaudire convintamente. La situazione attuale del nostro territorio, tuttavia, si presenta ancora molto delicata. Ed è per questo che cogliamo l'occasione, come Confindustria, facendoci portavoce delle urgenti istanze che arrivano direttamente dalla nostra sanità, di lanciare un ulteriore appello:i dispositivi medici sono ancora insufficienti, serve ancora tanto per allestire al meglio la nostra dotazione di strumenti di contrasto all'epidemia, servono ancora altre importanti risorse. Molto è stato fatto, tanto c'è ancora da fare. Il nostro appello va pertanto ancora a tutto il sistema imprenditoriale affinché non si interrompa la sua spinta solidale e continui ad assicurare il suo apporto, ora più che mai prezioso e importante.