Cronaca: Davigo a Taranto, "La corruzione affossa l'Italia"
“I politici non hanno smesso di rubare, hanno solo smesso di vergognarsi”. Queste parole, pesanti come un macigno, Davigo le ha pronunciate durante l'intervista di Floris ,nel programma " Di martedi" sulla 7. Oggi,11 maggio , a Taranto nell'aula Magna dell'Università, Piercamillo Davigo, Presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, durante un convegno, ha fatto il quadro della corruzione in Italia. “Chi compie il reato di corruzione lo farà di nuovo, diventando seriale - ha dichiarato -. Il fenomeno, molto forte nella pubblica amministrazione, si sviluppa soprattutto a causa della mancanza del senso di appartenenza; in Italia manca l'orgoglio di appartenere allo Stato. La retribuzione dei dipendenti è un'ulteriore motivazione che contribuisce a sviluppare la corruzione, che in questa situazione attecchisce più facilmente”. Nella sua lucida analisi, arricchita da episodi di vita vissuta, Davigo ha evidenziato che “la cosiddetta "cifra nera", cioè le denunce per corruzione, sono vicine allo zero: nessuno denuncia la tentata o l'avvenuta corruzione per ovvie ragioni di interesse personale. La soluzione - suggerisce Davigo -, è quella di infiltrare qualcuno per scoprire dall'interno i reati di corruzione. Il sistema viene già utilizzato per investigare sui reati di traffico di armi e di stupefacenti”. Non sono mancati i riferimenti, forti, sul sistema legislativo italiano che non affronta in maniera efficace il problema della corruzione.
Di Adolfo Giusti
Nella foto: Piercamillo Davigo, presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati