Walter Zullo: ‘A Taranto mi sono riscattato’
Il difensore rossoblu: ‘Sono in scadenza, ma vorrei restare in rossoblu’
(Di Ludovica Maiuri) Con 29 presenze e 1 gol, Walter Zullo, il difensore più “anziano” del Taranto, ha tracciato un bilancio della stagione 2021/2022 ai microfoni di MondoRossoblù: “È sotto gli occhi di tutti che nel girone di andata abbiamo superato le aspettative, mentre quello di ritorno ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Ciononostante, credo che in linea generale sia andata più che bene. Siamo sempre stati consapevoli delle difficoltà di questo campionato. Eravamo una neopromossa in un girone difficile da affrontare, ma abbiamo risposto prontamente. Poi si sa, il calcio è fatto di episodi che rischiano di far cambiare l’andamento delle cose. Il segreto, in questo caso, sta nell’equilibrio. Non ci siamo eccitati dopo la vittoria a Torre del Greco, ma nemmeno disperati nel periodo post covid, e questo ci ha permesso di tenere saldo il filo conduttore. La nostra è stata la squadra scomoda per tutti, anche se per un periodo i risultati non sono arrivati. Anche questo, però, è servito. Quando è subentrata la paura abbiamo mantenuto alto il livello di attenzione e sono venute fuori le qualità del gruppo e l’attaccamento alla maglia. Dall’interno abbiamo analizzato ogni singola partita e, a parte Andria, Vibo e Palermo non siamo mai stati sottotono. La prestazione e l’atteggiamento ci sono sempre stati, ma la fortuna non ha girato dalla nostra parte. Come sono critico con me stesso, dico che con qualche lettura diversa e un po’ di esperienza in più magari avremmo potuto fare meglio. Ma considerando le squadre affrontate, il livello dei giocatori di questo girone e l’intensità delle partite, questa salvezza vale il doppio. E credo che l’avremmo conquistata anche senza il fattore Catania”.
PROFILO PERSONALE: “Sono molto critico, si può fare sempre meglio: pur avendo dato tutto me stesso. Nell’ultimo anno ho avuto poca continuità e scarso minutaggio. Per questo devo ringraziare Montervino che ha creduto in me nonostante i miei 31 anni e una stagione di alti e bassi. La sua fiducia mi ha permesso di avere la mia rivincita in una piazza che vive di calcio. Sono venuto a Taranto, la prima volta, 10 anni fa. Giocavo nel Como e, nonostante non fosse una partita di cartello c’erano 10.000 spettatori. Lì ho capito l’importanza di questa piazza”.
FUTURO “Sono in scadenza, ma ho sempre detto che per me il Taranto ha la precedenza per le emozioni che mi ha regalato e per avermi dato la possibilità di riscatto. Se dovesse esserci la volontà da parte della società sarei pronto a tornare”.