Massafra: Cambia il regolamento della Biblioteca comunale ‘Paolo Catucci’
Con l’importante contributo di Italia Viva e del consigliere comunale Ida Cardillo
Durante l’ultimo consiglio comunale è stato approvato il “Regolamento della Biblioteca comunale Paolo Catucci di Massafra”. Il regolamento ha visto l’importante contributo di Italia Viva e del consigliere comunale Ida Cardillo, ora la biblioteca avrà un regolamento adeguato alle nuove esigenze operative, tecnologiche e normative. L'emendamento proposto è stato approvato colmando le carenze presenti nel testo proposto dall’amministrazione. Il nostro scopo è migliorare al massima la fruibilità, la partecipazione e l'inclusione della biblioteca. La nuova formulazione prevede eliminazione di ogni riferimento a orari di apertura come precedentemente previsto. Solo qualche mese fa la biblioteca era aperta dalle 8 alle 14 e dalle 15 alle 18, dal lunedì al venerdì. Il regolamento nella formulazione dell'amministrazione Quarto, in maniera arbitraria, imponeva la riduzione dell’orario di apertura dalle 9 alle 13 e l’apertura pomeridiana solo martedì e giovedì. Si passava da una biblioteca aperta 45 ore alla settimana a solo 26 ore di apertura (riduzione del 42,2%), riduzione che avevamo già denunciato nel gennaio 2020. Con il nuovo regolamento, un’apposita deliberazione della Giunta Comunale stabilirà tempi e modalità di fruizione, tenendo conto degli organici in forza ma anche di possibili progetti di collaborazione o patti di servizio o altre attività. Coerentemente con le finalità, di valorizzazione e sviluppo culturale, diffusione dell’informazione, educazione permanente e promozione del diritto allo studio. Nella modifica sono stati accolti altri articoli, le norme sull’Incremento del patrimonio librario, sulle Donazioni, sulle Risorse finanziarie, sui Fruitori “fragili”, sulla Promozione della lettura e sulle attività culturali, sull’uso dei locali, sulla Proposte d'acquisto, suggerimenti e reclami degli utenti e sulla Partecipazione degli utenti. Le soluzioni proposte sono un cambiamento di abitudini, mentalità e servono a potenziare il servizio con un forte protagonismo degli utenti. Il regolamento, con le nostre modifiche, garantisce a tutti i cittadini un pieno e concreto diritto allo studio, alla ricerca, all’informazione e alla cultura. Diritti che devono essere garantiti a tutti, anche e soprattutto alle persone con un reddito basso o gli stranieri che vivono ai margini delle nostra città. Solo grazie alle biblioteche pubbliche, infatti, alcuni riusciranno ad accedere ai libri, imparare la nostra lingua ma soprattutto potranno accedere ai computer e alla rete internet. Questo è un ulteriore passo in avanti che si aggiunge alla realizzazione rete Wi-Fi nel 2018. Una proposta diventata realtà, nata dalle richieste degli studenti della biblioteca e sostenuta dai Giovani Democratici. (Comunicato stampa)