Formula 1: Giovinazzi, "Il futuro? Non mi arrendo fino al fischio finale"
Lo sguardo è triste, tipico di chi sa di aver finito la sua avventura nel mondiale 2017. Antonio Giovinazzi ha cominciato correndo, ha finito collaudando. Non è il massimo per chi aspira a fare il pilota, ma da professionista devi accettare quello che ti viene offerto di fare. E così oggi ad Abu Dhabi Ha chiuso invece con il 18° tempo Antonio Giovinazzi, alla sua ultima sessione di libere della stagione sulla Haas (ha concluso la serie di collaudi del venerdì mattina facendo segnare il 18° tempo) e da sabato, smessi i colori Haas, indosserà quelli rossi della Ferrari come terzo pilota. La stagione è stata esaltante da un lato, deludente
Antonio ha debuttato nel mondiale in Australia e poi ha corso in Cina con la Sauber, poi ha fatto i collaudi della Ferrarie infine è salito sulla Haas, tre macchine diverse, unico nel suo genere ma Antonio è bravo e quindi ci sta: "Sì è vero, ho pilotato tre monoposto diverse e questo è stato davvero esaltante - dice - ma è anche vero che cambiano molto le circostanze in cui le ho guidate e quindi non si possono fare raffronti. La Sauber l'ho scoperta in corsa e sono stato gettato nella mischia, la Ferrari durante i test privati e quindi lo stress era ben altro. La Haas nelle prove del venerdì mattina, quindi in condizioni tali da dover cercare subito il limite, capire che assetti fare e poi cedere il volante ai titolari. Non è per niente paragonabile una cosa del genere".
Il futuro si prospetta ricco di incognite. Nessuna certezza di un volante ufficiale, nessuna certezza di conferma nel ruolo di terzo pilota. "Certo fare un altro anno senza correre non è facile, perdi certi meccanismi ed un male. Ma è anche vero che in F.1 ci sono appena 20 posti e di sedili liberi non ce ne sono molti. Non ho nessuna novità in ballo, sto aspettando news anche io e mi auguro di averle presto, anche se fin tanto che l'arbitro non fischia la fine della partita c'è sempre la speranza di farcela. Quindi aspettiamo lo sviluppo delle cose".
Lo sguardo è triste, tipico di chi sa di aver finito la sua avventura nel mondiale 2017. Antonio Giovinazziha cominciato correndo, ha finito collaudando. Non è il massimo per chi aspira a fare il pilota, ma da professionista devi accettare quello che ti viene offerto di fare. E così ad Abu Dhabi ha concluso la serie di collaudi del venerdì mattina e da sabato, smessi i colori Haas, indosserà quelli rossi della Ferrari come terzo pilota. La stagione è stata esaltante da un lato, deludente .
Antonio ha debuttato nel mondiale in Australia e poi ha corso in Cina con la Sauber, poi ha fatto i collaudi della Ferrarie infine è salito sulla Haas, tre macchine diverse, unico nel suo genere ma Antonio è bravo e quindi ci sta: "Sì è vero, ho pilotato tre monoposto diverse e questo è stato davvero esaltante - dice - ma è anche vero che cambiano molto le circostanze in cui le ho guidate e quindi non si possono fare raffronti. La Sauber l'ho scoperta in corsa e sono stato gettato nella mischia, la Ferrari durante i test privati e quindi lo stress era ben altro. La Haas nelle prove del venerdì mattina, quindi in condizioni tali da dover cercare subito il limite, capire che assetti fare e poi cedere il volante ai titolari. Non è per niente paragonabile una cosa del genere".
Il futuro si prospetta ricco di incognite. Nessuna certezza di un volante ufficiale, nessuna certezza di conferma nel ruolo di terzo pilota. "Certo fare un altro anno senza correre non è facile, perdi certi meccanismi ed un male. Ma è anche vero che in F.1 ci sono appena 20 posti e di sedili liberi non ce ne sono molti. Non ho nessuna novità in ballo, sto aspettando news anche io e mi auguro di averle presto, anche se fin tanto che l'arbitro non fischia la fine della partita c'è sempre la speranza di farcela. Quindi aspettiamo lo sviluppo delle cose".
(Fonte: Automoto.it)