Il commento: Lnd, una Lega che non conta nulla...
Tra playoff inutili e giovani illusi, una Serie D allo sbando e da rifondare
Il dado è tratto: i club virtuosi che retrocederanno in Serie D avranno la precedenza in caso di completamento dell’organico della Serie C. Il consiglio federale ha così deciso, l’udienza è tolta! Non entrando nel merito, alcune domande ci sorgono spontanee: che senso avranno i playoff della Serie D? Saranno del tutto inutili rappresentando un’appendice fastidiosa per chi ha perso il campionato.
SERIE D DA RIFONDARE Così come è strutturata, la Serie D non ha alcun valore: oltre 170 squadre per sole 9 promozioni. Nemmeno un concorso pubblico è così difficile. È vero, i campionati si devono vincere sul campo, ma ci chiediamo che senso abbia un numero così alto di club. Probabilmente è una questione politica: più squadre ho nella mia Lega, più posso contare a livello federale. Però, alla luce delle decisioni prese oggi, anche questa diventa una leggenda metropolitana. La verità è che la Serie D non conta nulla e mai nulla conterà. Prendiamo il Girone I: la presenza del Bari ha minato le velleità di promozione di quasi tutte le partecipanti, eccezion fatta per la Turris, unica a tenere testa allo squadrone della famiglia De Laurentiis. Cosa vogliamo dire con questo? A parte la Turris, quasi tutte le società hanno deciso di smantellare i propri organici per alleggerire i bilanci: se vogliamo chiamarlo sport...
FARSA UNDER L’obbligo di schierare i giovani è un fallimento totale, ma solo la Lnd ancora non se n’è accorta. Le statistiche ci dicono che gli under sono spesso utilizzati in zone del campo dove non “possano far danno” e chi ha la fortuna di azzeccare un buon portiere è già alla metà dell’opera. Il punto, però, è un altro: quanti giovani sono emersi da quando questa regola è in vigore? Pochi, pochissimi, si contano sulle dita di una mano. Anzi, l’effetto che si sortisce è quello di illudere dei poveri ragazzi che per un paio di anni si trovano al centro dell’attenzione, salvo cambiare vita quando non servono più. Ex calciatori del Taranto, senza fare nomi, per campare hanno deciso di intraprendere altri mestieri: rappresentanti, baristi e c’è anche chi ha aperto una lavanderia. Ecco, a questo porta una regola che ha come unico scopo quello di illudere ragazzi che abbagliati dal sogno di diventare calciatori abbandonano anche gli studi. Nonostante i numeri, la Lnd continua a crederci imperterrita, come se fosse cosa buona e giusta. La verità è che se un giovane ha davvero talento gioca perché è bravo, ma non in D.
GIOVANI D VALORE Valorizzare i giovani, questa è la mission della Lnd. Peccato, però, che leggendo le classifiche si nota che a dominarle sono club che annaspano nelle zone basse della graduatoria. Per non parlare poi dei premi: 25 mila euro alla prima classificata, 15mila alla seconda, 10mila alla terza. Ma che ci fa una società con questi soldi?
ORGANICO DA RIDURRE La Serie D dovrebbe essere composta al massimo da 6 gironi da 20 squadre (18 sarebbe meglio): le prime di ogni raggruppamento, quindi 6, conquistano la promozione diretta in Serie C, le altre 3 dovrebbero venire fuori dai playoff. Come? La terza e la quarta si scontrano in una semifinale, la vincente affronta la seconda. Le vincitrici di ogni raggruppamento vanno a disputare un mini torneo da tre squadre: il primo comprende le vincenti dei playoff dei gironi A/B/C, il secondo le vincenti dei gironi D/E/F, il terzo le vincenti dei gironi G/H/I. Al termine di un mini torneo all’italiana, le tre squadre che avranno conquistato più punti saranno promosse in C. Facciamo un esempio pratico per essere più chiari: mettiamo che Avellino (G), Taranto (H) e Turris (I) vincano i playoff dei rispettivi gironi: si contenderanno un posto per la C attraverso un mini torneo all’italiana. È un’idea che lanciamo a chi da anni gestisce una Lega che va rinnovata: magari non sarà valida, ma qualcosa bisogna inventarsela per rendere più avvincente un torneo che da anni stagna in regole obsolete.