‘Mercati settimanali a Taranto tra degrado e indifferenza politica’
Berrettini (Felsa Cisl): “Inaccettabile il disinteresse per i mercati e i loro lavoratori”.
Castellano (Fivag Cisl): “La categoria non resterà in silenzio, pronti a nuove mobilitazioni”.
A Taranto, la politica sembra aver dimenticato i mercati settimanali, penalizzando non solo circa un migliaio di operatori del commercio su area pubblica e le loro famiglie monoreddito, ma anche i cittadini consumatori. Le aree mercatali dei Tamburi, di Salinella, di Paolo VI, della Fadini e di Piazza Lucania versano in uno stato di degrado non solo strutturale, tra disordine, abusivismo, carenza di sicurezza e servizi igienici inesistenti.
Secondo Pietro Berrettini, Segretario Generale di Felsa Cisl Taranto Brindisi, e Giovanni Castellano, Coordinatore di Fivag Cisl Taranto Brindisi, l’attuale Amministrazione comunale si dimostra sorda alle necessità di una categoria che, durante il Covid-19, è stata celebrata come indispensabile, ma mai sostenuta con ristori economici. “I mercati settimanali – sottolineano i sindacalisti – altrove rappresentano un’opportunità commerciale capace di fronteggiare la grande distribuzione, mentre a Taranto sono l’emblema dell’indifferenza amministrativa“.
Emblematico il caso del mercato dei Tamburi, dove persino i lavori di messa in sicurezza effettuati dalla ex Ilva in amministrazione straordinaria sono stati ignorati dal Comune, che nega di aver ricevuto la relativa documentazione. “Chiederemo un incontro al Prefetto – annuncia Berrettini – perché questo rimpallo di responsabilità è inaccettabile“.
Felsa Cisl e Fivag Cisl denunciano, inoltre, la mancata individuazione di siti alternativi e il totale immobilismo dell’Amministrazione comunale nel valorizzare il settore, nonostante le proposte avanzate in sede di concertazione sul Piano strategico del commercio. “Non possiamo accettare che una delega così importante per l’economia cittadina venga trattata come di serie B – conclude Castellano –. La mobilitazione continuerà fino a quando non saranno garantite dignità e sicurezza ai lavoratori del commercio e ai cittadini che frequentano i mercati”.