Caso Bergamini, riaperta inchiesta dopo 28 anni
"Procederemo con la riesumazione del cadavere perché vogliamo approfondire con le tecniche di cui oggi si dispone tutti i possibili aspetti di quello che non è un suicidio, non è ipotizzabile come un suicidio". Lo ha detto il procuratore Capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla, in una intervista a RaiSport, annunciando che, a distanza di 28 anni, si riapre ufficialmente l'inchiesta sulla morte di Denis Bergamini. Sono stati notificati due avvisi di garanzia, all'ex fidanzata, Isabella Interno', e al conducente del camion coinvolto quella sera, Raffaele Pisano. La riesumazione verrà effettuata il 2 maggio in provincia di Ferrara. "Bergamini perché é stato ucciso? E' un mix di questioni sentimentali e di questioni legate ad altre tematiche". "Il discorso droga è un discorso presente fin dai primi atti della indagine. La storia giudiziaria più o meno recente ci consegna Padovano come un amico stretto di Bergamini. I due erano molto legati e avevano una conoscenza di rapporti e di situazioni diversa da quella di altri. Bergamini non era legato solo a Padovano,ma anche ad altri, tra cui Simoni e comunque c'erano anche soggetti privati", ha aggiunto il procuratore. "Le variabili ipotizzabili possono essere tante. Sembrerebbe una vicenda chiusa in un rapporto tra pochi soggetti che evidentemente hanno goduto di protezione…e' stata creata una cortina fumogena per evitare che venisse fuori la verità". Il procuratore, che parla di omicidio in concorso, racconta due episodi: "Il giorno del funerale sul pullman dei calciatori c'era anche la fidanzata di Bergamini con una busta che conteneva i vestiti di Denis. Questa busta se la passarono , per un fatto affettivo, i calciatori poi pero' spari'. Gli abiti di Bergamini non ci sono più. Subito dopo il funerale, Padovano accompagno' la fidanzata di Bergamini a casa, fu invitato a salire con insistenza. Lui ando' sopra e trovo' una festa. C'erano delle paste, il giorno del funerale stavano festeggiando…".