Taranto: in giro per la città con una moto rubata, arrestati due giovanissimi
I falchi hanno fermato un 19enne e un 18enne dopo un inseguimento
La Polizia ha arresto due giovani tarantini per resistenza a pubblico ufficiale. Entrambi sono stati denunciati in stato di libertà anche per riciclaggio e falsità materiale.
I Falchi della Squadra Mobile, impegnati nei quotidiani servizi di controllo del territorio, transitando in via Dante hanno notato due giovanissimi a bordo di moto BMW travisati da due caschi integrali: alla vista degli agenti, i due hanno manifestato nervosismo cercando di cambiare repentinamente direzione di marcia, probabilmente allo scopo di non essere sottoposti a un eventuale controllo.
Un atteggiamento sospetto che non è passato inosservato ai poliziotti, i quali hanno intimato ai due giovani di fermarsi, ma per tutta risposta hanno aumentato l‘andatura con il preciso intento di dileguarsi.
Ne è nato un inseguimento nel corso del quale il conducente della moto ha di proposito imboccato alcune vie della città affollate di studenti in uscita dalle scuole, con il preciso intento di ostacolare l’operato dei Falchi, i quali, per non creare ulteriore pericolo, hanno rallentato la loro senza mai perderli di vista.
I giovani sono poi stati nuovamente raggiunti in Via Principe Amedeo dove sono stati definitivamente bloccati.
I primi controlli hanno fatto emergere che la moto di grossa cilindrata era stata rubata qualche giorno prima al quartiere Salinella e che la targa era stata modificata con un pennarello trasformando il numero “6” in “8”, mentre il nottolino dell’accensione era stato divelto creando un bypass per la messa in moto.
La perquisizione in casa del conducente, un 19enne con a carico già numerosi precedenti penali, ha permesso di recuperare una pistola scacciacani priva del tappo rosso, marca Bruni Mod. 92 Cal. 9 mm, 26 cartucce calibro 9 mm “pak pobjeda”.
I Falchi hanno recuperato anche un passamontagna e un manganello telescopico che non sono stati posti sotto sequestro penale, ma acquisiti per ulteriori indagini.
Dai successivi accertamenti, si è avuto modo di rilevare che i due, pregiudicati di 18 e 19 anni, si erano resi responsabili lo scorso giugno in Viale Magna Grecia dell’aggressione a una donna con l’esplosione di quattro colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio.
In quel frangente il personale della Polizia Scientifica recuperò l’ogiva di un proiettile uguale a quelli sequestrati in casa del 19enne. Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, i due sono arrestati e posti in regime degli arresti domiciliari.