Taranto: Capuano, ‘Ora credo anche io nei playoff’
Poi il tecnico risponde a Bertotto: ‘Se non abbiamo meritato, dice eresie’
(Di Lorenzo Ruggieri) Non chiamatela più zona Cesarini, bensì zona Taranto. La squadra rossoblù strappa i tre punti al Giugliano con un gol di Kanoute nei minuti finali, quando ormai tutto lasciava presagire un pareggio. Un successo salutato così da Ezio Capuano, tecnico degli ionici: “Sapevamo sarebbe stata una sfida difficilissima, nelle ultime 5 gare il Giugliano ha totalizzato più punti della Juve Stabia. È una squadra forte e noi avevamo una serie di problematiche. L'approccio è stato molto importante, abbiamo collezionato otto calci d'angolo nei primi minuti. Saremmo potuti passare in vantaggio dopo cinquanta secondi e abbiamo continuato a creare tantissimo. Abbiamo effettuato sostituzioni coraggiose per lanciare un messaggio alla squadra e il Giugliano non è riuscito mai ad uscire dalla propria metà campo“.
”Abbiamo vinto grazie a un gran gol e il merito è solo dei ragazzi. All'andata prendemmo a pallonate la squadra campana. Stimo molto Bertotto, è un ottimo allenatore e ha detto una grande eresia (secondo il tecnico del Giugliano la vittoria degli ionici sarebbe stata immeritata, ndr). Dall'esultanza dopo la rete di Kanoute si evince la forza e la compattezza di questo gruppo. Inoltre, è il secondo clean sheet di fila, segno che la squadra non ha risentito della partenza di Antonini“.
”Ferrara? È l'esterno più forte tra Serie C e Serie B, è stato richiesto da tre compagini di cadetteria ma non lo abbiamo venduto per non smantellare la squadra. Se dovesse continuare così varrebbe 1 milione, non ci sono parole per commentarlo. Chi deve indossare questo scudetto lo deve amare, non baciarlo e poi sputarci sopra. Abbiamo costruito una squadra simpatica e stiamo facendo qualcosa di straordinario“.
”Ora credo anche io nei playoff e non ci poniamo limiti, pur andando avanti con umiltà. Chi smette di sognare smette anche di vivere. L'addio di Romano? Gli ho allungato il contratto in ritiro, stravedevo per lui ed era fondamentale per noi. Gli voglio molto bene ma è scappato dopo aver baciato la maglia. L'ho evitato, non merita il mio saluto per come si è comportato”.