Spiace registrare la presa di posizione nei miei confronti, a mezzo stampa, dei colleghi consiglieri provinciali di Terra Jonica 2050, peraltro in evidente e palese contraddizione con i valori fondanti il progetto, che pare abbiano dimenticato, dopo avere incassato le deleghe.

In occasione delle passate elezioni provinciali, il nucleo politico mise al centro della discussione politica il confronto, la condivisione, il coinvolgimento dei comuni e le maggiori attenzioni verso i comuni più piccoli.

A oggi sembra tutto resettato e i componenti di Terra Jonica 2050 hanno aperto l’ufficio rilascio "patenti di sinistra".

Giova precisare che l’ordine del giorno sull’ILVA presentato dal Presidente della Provincia, due giorni prima del consiglio e senza alcun confronto, conteneva alcuni spunti positivi, ma altri invece non condivisibili, specie quelli relativi alla questione ambientale, che apparivano molto filo aziendali. I colleghi oltretutto hanno omesso di dire che c’era una mia proposta sull‘ILVA volta a offrire un ulteriore spunto di riflessione e discussione.

Appare evidente che la mia posizione non è appiattita sull’asservimento ai bisogni di chicchessia, né tantomeno a processi che non prevedano confronto, condivisione e concertazione. Bene quindi la mia richiesta di rinvio, che ha di fatto consentito di "non bocciare" l’ordine del giorno. 

La ricerca invece del protagonismo di routine a tutti i costi ha prevalso e per l’ennesima volta si è persa un’occasione. Devo registrare, altresì, lo smarrimento del tavolo politico che aveva, non meno di un anno fa, partorito con entusiasmo la positiva esperienza di “Terra Jonica 2050”, un contenitore di centrosinistra che poneva l’intero territorio jonico al centro della proposta politica e che mi ha visto protagonista come consigliere eletto più suffragato.

Sono stato e resto uomo di sinistra al di là dei giudizi e delle strumentalizzazioni del caso militando in un partito di sinistra (Articolo Uno) che mai ha mostrato ambiguità a differenza di tanti altri che si dichiarano tali. ma operano in senso inverso stringendo alleanze con la destra. Spero che la politica prevalga e si riappropri del suo ruolo e dei suoi spazi, specie in questa nuova fase “costituente” a scapito di un protagonismo strumentale che non può che far male. (Comunicato stampa del consigliere provinciale Aurelio Marangella)