Taranto, Giove: ‘Sono curioso di scoprire dove possiamo arrivare’
Il presidente ad Antenna Sud tra campionato, stadio, mercato e tanto altro. E annuncia un ‘colpo’
(Di Lorenzo Ruggieri) Grazie al successo ai danni del Foggia, il Taranto sale a 36 punti in classifica, a sole due lunghezze dalla seconda posizione, attualmente occupata dalla Casertana. Un cammino alquanto entusiasmante per gli ionici, salutato con ampia soddisfazione dal presidente Massimo Giove: “Il bilancio è più che positivo”, ha ammesso il numero uno del club nel corso della trasmissione Rossoblù, in onda su Antenna Sud: “Stiamo svolgendo un grande lavoro, grazie al tecnico Capuano e a tutti i ragazzi. Inoltre, senza la sciagura dell'incendio che ha colpito lo Iacovone alla prima giornata, che ci ha portati a giocare ogni 3 giorni, avremmo ottenuto quattro o cinque punti in più. Quello che più mi piace di questa squadra, però, è l'aggressività. Tutti lottano e danno il massimo, incarnando lo spirito della tifoseria”.
L'incendio dello Iacovone: “Dopo l'incendio, le istituzioni sono sparite. Lo Iacovone poteva essere riaperto con un paio di gare d'anticipo e quell'evento ha generato un danno economico e sportivo costringendoci a giocare a porte chiuse. Avevo dato le dimissioni, ma ho deciso di ritirarle e andare avanti per l'affetto della gente. Mi sento un combattente, sono il comandante di questa nave e vado avanti da solo”.
Rapporto con i tifosi: “Non sono mai stato amato dalla tifoseria. Quando i risultati non sono quelli attesi dalla piazza i presidenti non sono mai popolari. In questo momento, però, tanta gente mi ferma per strada ringraziandomi. Stiamo lavorando bene, compiendo sacrifici in una città colma di problemi e stiamo regalando un sorriso ai tifosi. Il nostro obiettivo è quello di portare più famiglie allo stadio, nonostante il palinsesto Sky. Ora mi auguro che la campagna abbonamenti ci regali qualche soddisfazione. Venerdì prossimo affronteremo una grande squadra ma per battere il Picerno abbiamo bisogno del calore del nostro pubblico”.
Mercato: “Stiamo programmando una squadra solida e importante. Gennaio è sempre un mese particolare e tanti nostri giocatori sono attenzionati da diversi club. Per ora abbiamo accontentato il solo Cianci, il quale non si era ambientato bene nella nostra realtà. Domani arriverà un tassello importante per il reparto difensivo, credo sia Travaglini (ride, ndr). Siamo alla ricerca di un centravanti funzionale al gioco di Capuano. Falco? È un amico di mio figlio, ma ha richieste da Olanda e Francia e viaggia su cifre importantissime. Eusepi? Solo voci giornalistiche ma nulla di concreto. Antonini? È l'oggetto del desiderio di club di Serie B, vogliamo trattenerlo a qualsiasi costo. Da presidente devo fare i conti con i bilanci, cercherò di resistere”.
Capuano: “Quando presi Dionisio spinsi per Capuano, ma il diesse optò per Di Costanzo. Quando capii che qualcosa non andava chiamai subito Eziolino. Non scopro io le sue capacità, è un'enciclopedia del calcio e allena da 30 anni consecutivi. Non litighiamo mai ed è un grande aziendalista”.
Obiettivo: “Restiamo con i piedi per terra, il girone di ritorno è sempre un campionato diverso, ma sono curioso di scoprire dove possiamo arrivare. Serie B? Il nostro programma è triennale, mai dire mai...”.
Nuovo Iacovone: “Il prossimo 5 maggio dovremo comunicare alla FIGC dove giocheremo la prossima stagione. Ho inviato una PEC ad Abodi, Malagò, Emiliano e Gravina, ma solo quest'ultimo si sta impegnando per trovare una soluzione. Ferrarese ci ha permesso di concludere la stagione allo Iacovone, ma sono preoccupato per l'incombenza dei termini. Lavoriamo su due siti: Vibo Valentia e Teramo. Il presidente Gravina, invece, sta prendendo in considerazione l'ipotesi Faggiano, ma ci sono ostacoli burocratici. Qualora dovessimo centrare i playoff sono convinto che li disputeremo nel nostro stadio”.