Taranto: Progetto Verde Amico, parlamentari terra jonica pressino ministro ambiente
Il silenzio dei parlamentari "tarantini" alla vigilia della conclusione del progetto Verde Amico è davvero assordante. Mancano pochissimi giorni, ormai, prima che ben 130 lavoratori vadano a casa dopo aver "bonificato" un pezzo di Taranto da tonnellate di rifiuti. E mentre si consuma un sofisticato discernimento sul significato di bonifica, il tavolo interistituzionale convocato presso la prefettura di Taranto non ha sortito alcun effetto. Non è bastata - continua Stellato - l'approvazione in consiglio comunale dell'ordine del giorno, di cui sono stato primo firmatario, e nemmeno la discussione tra gli attori coinvolti della filiera istituzionale durante i lavori assembleari delle commissioni VI e V, di cui faccio parte in consiglio regionale. Il "progetto ambientale" ha prodotto eccellenti e documentati risultati ma la sua prosecuzione può essere assicurata solo da un autorevole e rapido intervento del Ministro dell'Ambiente: o con nuovi fondi dedicati o autorizzando il Commissario straordinario per le bonifiche dell'area di Taranto ad utilizzare quelli a sua disposizione. E gli unici a poter fare pressing sul Ministro - conclude Massimiliano Stellato -, affinché questo progetto non venga perso dalla nostra città che continua a pagare dazio dal punto di vista ambientale, sono proprio coloro che siedono in parlamento grazie al voto dei cittadini di Taranto e provincia. Si diano da fare, allora, il tempo è scaduto. (Comunicato stampa)