Confcommercio: ‘Trenitalia penalizza Taranto e il suo territorio’
Appello alle forze politiche: ‘Facciamo quadrato’
Un’autostrada che termina a Massafra; una rete viaria provinciale da anni in attesa di essere rafforzata da opere strategiche di collegamento (la Regionale 8 e la Bradanico-Salentina); un aeroporto chiuso ai voli civili ed un’eccessiva distanza dai due aeroporti regionali funzionanti di Brindisi e Bari (soprattutto per il versante occidentale della provincia); collegamenti navetta con gli aeroporti pugliesi non allineati con gli orari dei voli e numericamente esigui; una rete ferroviaria carente dal punto di vista infrastrutturale e naturalmente assenza dell’alta velocità.
Il quadro del sistema dei collegamenti nella provincia di Taranto è critico, e certamente non agevola l’obiettivo di diversificazione economica che ci si è posti includendo il ‘turismo’ tra i possibili motori di sviluppo economico alternativo del territorio.
Da qualche tempo Taranto guarda al turismo, al mare e alle produzioni tipiche locali come il possibile trampolino di lancio di una diversificazione economico-produttiva alternativa all’industria dell’acciaio, ma in assenza di infrastrutture di collegamento adeguate diventa difficile programmare lo sviluppo economico in una nuova direzione.
Taranto si è candidata ai Giochi per il Mediterraneo 2025. Una candidatura che richiede investimenti strutturali e infrastrutturali, impianti sportivi, posti letto e collegamenti all’altezza di un obiettivo così ambizioso. Matera, Capitale europea della Cultura 2019, sta purtroppo già evidenziando tutti i limiti di un’offerta dei servizi di collegamento inadeguata. Una condizione di cui beneficeranno altri territori che saranno l’hub di collegamento per Matera. La cultura, l’attrattività dei luoghi, la diversificazione dei tematismi turistici deve essere supportata dai servizi, altrimenti le ricadute economiche restato limitate e non consolidate nel tempo.
In questi giorni si è tornato a parlare dei collegamenti ferroviari da e per Taranto e provincia, assolutamente carenti nell’offerta di corse giornaliere, effettuate tra l’altro saltando varie stazioni della provincia, sia sulla tratta Taranto Bari e viceversa, che sulla Brindisi-Taranto; mentre, è off limits, per lavori in corso, la tratta Taranto-Reggio Calabria dove i bus presto sostituiranno i treni almeno sino a giugno.
La FIlt CGIL in questi giorni ha preso posizione contro le scelte industriali di Trenitalia di disinvestimento sul territorio di Taranto. A fine settimana è previsto un incontro a Bari con l’assessore ai trasporti, Giovanni Giannini. Confturismo Taranto, in rappresentanza delle categoria del turismo aderenti a Confcommercio, ritiene assolutamente condivisibile la posizione espressa dal sindacato di richiamo alle forze e ai rappresentanti politici locali a sostegno di una rivendicazione del territorio più che legittima e si associa nella richiesta di potenziamento dei collegamenti ferroviari e dei servizi offerti a terra, a partire dalla riqualificazione della Stazione ferroviaria di Taranto, davvero inadeguata per una città che intende esprimere una vocazione turistica. Il territorio dovrebbe unirsi in questa battaglia, a prescindere dalle diversità politiche e dalle appartenenze.