Taranto: Sit in protesta in Prefettura lavoratori agricoli esclusi da Dl Sostegno
Iniziativa congiunta di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil
Sit in dei lavoratori agricoli davanti alla Prefettura di Taranto, sabato 10 aprile dalle 9 alle 11. La protesta va avanti, nonostante la prima apertura del governo che ha fatto registrare la soddisfazione dei segretari nazionali delle organizzazioni sindacali di categoria, ricevuti dal ministro alle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, al termine della manifestazione a Roma lo scorso 31 marzo. Sono oltre un milione i lavoratori agricoli di tutt’Italia - di cui 180mila pugliesi, dei quali fanno parte i 27mila di Taranto e provincia - che contestano l’esclusione dal decreto Sostegno varato dal governo per fronteggiare la crisi economica derivata dalla pandemia sanitaria. A ciò si aggiunge, in particolare per il territorio ionico, il mancato rinnovo del contratto provinciale per operai agricoli e florovivaisti. Motivazioni, queste, che hanno spinto i segretari territoriali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, rispettivamente Lucia La Penna, Antonio La Fortuna e Antonio Trenta, a richiedere un incontro al prefetto di Taranto, Demetrio Martino, proprio nella giornata di mobilitazione proclamata per sabato in tutt’Italia. “Da quando l’emergenza covid-19 ha fatto irruzione nelle nostre vite - spiegano La Penna, La Fortuna e Trenta - ai problemi di sempre, per i lavoratori agricoli, se ne sono aggiunti nuovi, che hanno evidenziato ingiustizie e disparità di trattamento rispetto agli altri lavoratori”. Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil stanno lavorando fianco a fianco a tutti i tavoli, da quelli provinciali fino a quelli nazionali, per dare quanto più possibile voce ai lavoratori agricoli. Il pacchetto di mobilitazioni è stato deciso a fine marzo ed ha appunto previsto una protesta nella capitale, un incontro col ministro Patuanelli ed ora un sit di protesta davanti alle prefetture di tutt’Italia. “E’ solo la prima serie di iniziative - annunciano Antonio Trenta, Lucia La Penna e e Antonio La Furtuna - e siamo pronti ad andare ben oltre se nelle prossime settimane non si dovessero trovare risposte positive alle richieste dei lavoratori agricoli”. Intanto, come detto, il ministro Patuanelli ha dato ascolto alla categoria, impegnandosi ad affrontare questi “forti squilibri”. “Siamo quasi al paradosso - dicono i tre segretari provinciali - perché questi lavoratori,che vengono definiti essenziali, e che di fatto lo sono soprattutto sin dall’inizio della pandemia, non vengono però trattati come tali quando c’è in gioco il riconoscimento dei loro legittimi diritti”. Fai, Flai e Uila sottolineano la perdita di milioni di giornate di lavoro a causa dell’emergenza covid e stigmatizzano l’intenzione di semplificare l’attuale normativa sui voucher in agricoltura che ha garantito finora trasparenza e regolarità nell’uso di questo strumento. Inoltre, a livello locale, i sindacati contestano la lentezza con la quale si sta portando avanti la trattativa per il rinnovo del contratto provinciale degli operai agricoli e dei florovivaisti, senza trovare una soluzione positiva. In protesta il 10 aprile non potranno esserci più di 60 lavoratori agricoli, nel pieno rispetto delle normative anticovid. (Comunicato stampa)