‘Declino del mercato Tamburi: urge un piano di riqualificazione’

Allarme di Confcommercio Taranto: ‘Il 2012 ha segnato l’inizio della crisi’

CRONACA
17.01.2025 00:21

Il mercato settimanale del quartiere Tamburi, un tempo fiore all’occhiello del commercio locale, vive oggi una fase di profondo declino. Negli anni Duemila contava 350 operatori e richiamava clienti anche dalle province limitrofe. Tuttavia, il 2012 segnò l’inizio della crisi: una voragine di cinque metri si aprì nell’area attrezzata di via Masaccio, costringendo il mercato a trasferirsi in via Archimede, un sito che si è rivelato inadeguato.

Attualmente, dei 170 operatori autorizzati, solo il 60% frequenta regolarmente, affiancati da spuntisti e operatori irregolari. Gli stessi commercianti, rappresentati da Confcommercio, esprimono delusione: “Frequentare il mercato Tamburi è una scommessa. La mancanza di organizzazione e varietà scoraggia operatori e clienti. L’amministrazione sembra ricordarsi di noi solo per riscuotere i canoni”.

Le problematiche principali riguardano la scarsa funzionalità e accessibilità dell’area mercatale, caratterizzata da una disposizione dispersiva, assenza di parcheggi e vicinanza alle abitazioni. Secondo Giuseppe Spadafino, commissario di Confcommercio per le aree mercatali, è necessaria una riqualificazione strutturale: “Un mercato deve essere compatto, ben collegato, accogliente e dotato di servizi adeguati. Solo così può tornare a essere un motore economico e sociale”.

Il mercato Tamburi, un tempo il più importante della regione, è oggi l’ombra di sé stesso. Gli operatori chiedono interventi concreti per ridare dignità a un luogo che rappresenta un patrimonio di cultura e tradizione pugliese.

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