‘Declino del mercato Tamburi: urge un piano di riqualificazione’
Allarme di Confcommercio Taranto: ‘Il 2012 ha segnato l’inizio della crisi’
Il mercato settimanale del quartiere Tamburi, un tempo fiore all’occhiello del commercio locale, vive oggi una fase di profondo declino. Negli anni Duemila contava 350 operatori e richiamava clienti anche dalle province limitrofe. Tuttavia, il 2012 segnò l’inizio della crisi: una voragine di cinque metri si aprì nell’area attrezzata di via Masaccio, costringendo il mercato a trasferirsi in via Archimede, un sito che si è rivelato inadeguato.
Attualmente, dei 170 operatori autorizzati, solo il 60% frequenta regolarmente, affiancati da spuntisti e operatori irregolari. Gli stessi commercianti, rappresentati da Confcommercio, esprimono delusione: “Frequentare il mercato Tamburi è una scommessa. La mancanza di organizzazione e varietà scoraggia operatori e clienti. L’amministrazione sembra ricordarsi di noi solo per riscuotere i canoni”.
Le problematiche principali riguardano la scarsa funzionalità e accessibilità dell’area mercatale, caratterizzata da una disposizione dispersiva, assenza di parcheggi e vicinanza alle abitazioni. Secondo Giuseppe Spadafino, commissario di Confcommercio per le aree mercatali, è necessaria una riqualificazione strutturale: “Un mercato deve essere compatto, ben collegato, accogliente e dotato di servizi adeguati. Solo così può tornare a essere un motore economico e sociale”.
Il mercato Tamburi, un tempo il più importante della regione, è oggi l’ombra di sé stesso. Gli operatori chiedono interventi concreti per ridare dignità a un luogo che rappresenta un patrimonio di cultura e tradizione pugliese.