Eventi: Questione ambientale, il 4 maggio corteo nazionale

‘Per fermare questa macchina mortale è necessario attuare una forma di welfare sostenibile’

CRONACA
Iv.
02.05.2019 23:10

In una fase politica e sociale in cui i governi antecedenti e quello odierno attuano politiche che si basano sulla logica dello sfruttamento dei territori e degli individui, con l'unico scopo di ricavare profitto, è fondamentale sviluppare un sapere critico. Quest'ultimo da una parte si pone l'obiettivo di mobilitare le coscienze e dall'altra di creare una partecipazione popolare attiva che sia alternativa a quelle che sono le decisioni calate dall'alto. Noi tarantini, figli e figlie di una terra vittima di sfruttamento, vogliamo partire dalla nostra realtà quotidiana di devastazione ambientale, economica e sociale. Qual è la nostra linea di azione? Conoscenza, condivisione di saperi ed esperienze di chi in questo territorio, quotidianamente, limitando anche la propria libertà personale, cerca di rendere la questione ILVA molto più di una battaglia ambientalista. Abbiamo imparato a nostre spese che in questa città è in atto un vero e proprio genocidio; l'avvelenamento dei fumi e delle polveri determina la mutazione genetica del DNA che provoca malattie mortali fin dalla nascita, oltre ai danni collaterali causati dai metalli pesanti che si insinuano nei nostri corpi. Tutto questo per salvaguardare gli interessi di un'industria che adesso evidenzia i propri limiti bloccando ogni tipo di sviluppo alternativo. Difatti è importante evidenziare come i disastri prodotti dall'intero polo industriale non siano soltanto ambientali, ma anche economici, sociali e culturali. Assistiamo ancora alla contrapposizione salute\lavoro, un ricatto che penalizza gli operai tanto quanto le decine di migliaia di disoccupati/e che non sono riusciti ad investire nel proprio futuro in questa città martoriata. Per fermare questa macchina mortale è necessario attuare una forma di welfare sostenibile che includa diritti universali, piani di lavoro alternativi, bonifiche dei territori avvelenati, costruzione di modelli sociali inclusivi, riqualificazione dei quartieri abbandonati e maggiori interventi specializzati nel campo della prevenzione dei danni sanitari connessi a numerosi fattori di pressione ambientale esistenti. Per questo il 4 maggio ci sarà un corteo nazionale che partirà da piazza Gesù Divin lavoratore alle ore 14:00, per terminare davanti ai cancelli dell'industria. Lo facciamo chiedendo il supporto di ogni realtà locale e nazionale vicina al nostro dramma, per dimostrare che la questione ILVA non è relegata soltanto al territorio tarantino, ma rappresenta un modello di sviluppo ingiusto, da combattere ad ogni costo. Il 4 maggio vuole essere il punto d'incontro e di partenza per coloro che vogliono condividere la propria intelligenza e forza al fine di contrastare un sistema industriale obsoleto e aprire le porte ad un futuro che valorizzi la cultura tarantina e le sue risorse. Non ieri, non domani, ora è il momento di cambiare!".

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