Destratis: ‘Calcio dei ricchi ricomincia, dilettanti e giovanili brancolano nel buio’
Vasta eco sui social media, tra goliardia e critica aspra, ha avuto l’infelice e, per certi versi, comica dichiarazione fatta qualche giorno fa dal Presidente del Settore Giovanile e Scolastico Figc, Vito Tisci, in merito alla riapertura delle scuole calcio. Si riprendono le attività “ con il divieto di utilizzare il pallone” e con “ divieto di colpire di testa”. Chiunque abbia calcato, anche solo per diletto, un rettangolo verde sa che non c’è calcio senza pallone. Ecco, in questi casi sarebbe stato più opportuno mettere da parte il vecchio linguaggio politichese, così come sarebbe stato più onesto evitare le solite dichiarazioni di facciata per accontentare tutti (almeno a parole). È molto meglio esser chiari con i propri affiliati e non illudere nessuno. Soprattutto bambini e ragazzini che intanto continuano a giocare a calcio per strada e nei parchi, luoghi meno adatti dal punto di vista della sicurezza, rispetto ai centri sportivi organizzati. Che senso ha dire che le scuole calcio possono riaprire se poi a loro carico vengono posti degli obblighi del tutto inattuabili o che comportano spese che nessuna Asd sarebbe in grado di affrontare? A prescindere dal fatto che il famoso “protocollo” per le scuole calcio, che proprio Tisci aveva promesso per lunedì scorso, ad oggi non è stato ancora pubblicato. Lo scivolone dialettico del Presidente Tisci è stato causato probabilmente da una sopravvenuta mancanza di lucidità. Forse si tratta di stanchezza per via dei troppi anni trascorsi a prendere decisioni in Figc ed a ricoprire una molteplicità di incarichi di potere. Colleziona ruoli federali da quando era poco più che ventenne. Per 16 anni segretario del precedente presidente della LND Puglia Biscozzi. Dal 2004 lo ha sostituito, iniziando così il suo “regno” fino ai giorni nostri. Insomma, ben 32 anni ai vertici del calcio pugliese. Contemporaneamente dal 2014 Presidente del Settore Giovanile e Scolastico a livello nazionale. Componente di innumerevoli commissioni, anche UEFA. Dove troverà il tempo per svolgere tutti questi incarichi andando costantemente in giro in Italia e in Europa? È una domanda lecita che meriterebbe risposta. Il malcontento delle società affiliate pugliesi inizia ad essere diffuso. Da quando i campionati sono stati giustamente sospesi, non vi è stato nessun reale coinvolgimento delle affiliate da parte del Comitato Regionale. Solo dal 5 giugno sono programmati degli incontri in videoconferenza con le società. Forse un po’ tardi visto che le richieste della Lnd al Consiglio Federale Figc sono già state ratificate e saranno discusse nella riunione che si terrà, con ogni probabilità, il 4 giugno. Serve più condivisione e trasparenza. Per queste e molte altre ragioni, insieme ad altri uomini di sport e dirigenti, in questi giorni sto promuovendo l'aggregazione di tutte le forze che mirano ad un deciso cambio di marcia nella politica calcistica pugliese con l'obiettivo di creare un movimento di rinnovamento che si candidi a ricoprire le cariche Figc che si rinnoveranno a novembre prossimo, salvo rinvio. Senza nulla togliere all’operato del Presidente Tisci al quale occorre riconoscere alcuni meriti, questo può essere il momento giusto per correggere errori ed inefficienze del suo operato e per ripartire anche a livello federale con una nuova classe dirigente e soprattutto con una programmazione che si ponga obiettivi di rilancio del calcio dilettantistico pugliese misurabili...non solo a parole. (Avv. Giulio Destratis)