Gennaro Oliva, coordinatore generale della UIL Taranto
Gennaro Oliva, coordinatore generale della UIL Taranto

In occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, istituita dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro, la UIL Taranto ribadisce con forza il proprio impegno per la tutela della vita nei luoghi di lavoro, sottolineando la necessità urgente di costruire una cultura della prevenzione contro infortuni, malattie professionali e nuovi rischi.

"Questa giornata non deve diventare solo una celebrazione rituale," dichiara Gennaro Oliva, coordinatore generale della UIL Taranto. "Deve essere un appello forte alla responsabilità di istituzioni, imprese e cittadini. I dati sono allarmanti e non possono più essere ignorati."

I primi due mesi del 2025 hanno registrato 101 morti sul lavoro in Italia, dieci in più rispetto allo stesso periodo del 2024, con un aumento dell'11%, che sale al 16% se si considerano anche gli incidenti in itinere, per un totale di 138 vittime. In Puglia, il numero dei decessi è salito a 10, con un incremento del 150%, confermando la regione tra quelle con la più alta incidenza di mortalità. Le categorie più colpite sono i lavoratori anziani, gli stranieri e coloro impiegati in settori ad alto rischio come manifattura, edilizia e trasporti.

"È una strage silenziosa che non possiamo accettare come inevitabile," prosegue Oliva. "Leggere ogni giorno di vite spezzate mentre si lavora è inaccettabile. Servono più ispezioni, una formazione adeguata e pene severe per chi mette in pericolo la vita degli altri."

Dal 2021, la UIL promuove la campagna "Zero morti sul lavoro", un obiettivo tanto ambizioso quanto indispensabile, sostenuto anche da Papa Francesco, che ha ribadito come "ogni vita persa sul lavoro sia una sconfitta per tutta l'umanità". Questo messaggio è stato rilanciato a Taranto, durante la carovana nazionale "No ai lavoratori fantasma" lo scorso febbraio.

"Il sostegno di Papa Francesco ci ha dato ulteriore forza," sottolinea ancora Oliva. "La vita deve sempre essere messa davanti a ogni interesse economico. Non possiamo più tollerare morti sul lavoro."

La UIL chiede alle istituzioni misure concrete: rafforzamento degli organi di vigilanza, più risorse per la prevenzione e la formazione, applicazione rigorosa delle normative sulla sicurezza e un piano straordinario per proteggere chi lavora, con un focus sulle piccole e medie imprese.

Nonostante un calo del 3,4% delle denunce di infortunio, il rischio rimane elevato. I settori maggiormente colpiti sono manifattura, sanità, edilizia e trasporti.

"Taranto e la Puglia conoscono bene il costo umano del lavoro insicuro," conclude Oliva. "Il lavoro deve restituire dignità, non tragedie. Continueremo a lottare ogni giorno fino a raggiungere l'obiettivo di zero morti sul lavoro. È una sfida che coinvolge tutti noi e che dobbiamo vincere."