Il dg Enzo Mitro: ‘Tenete giù le mani dal Picerno’
‘Forse, Taranto e Cerignola stanno cercando di distogliere l’attenzione da ciò che non sono riusciti a compiere, avendo speso più di noi’
“Ci stanno provando in tutti i modi, ma è bene che tengano giù le mani dal Picerno”. Attraverso il Quotidiano della Basilicata, Enzo Mitro, direttore generale della squadra lucana, chiede rispetto per la sua squadra e tutta la comunità picernese dopo la sentenza del giudice sportivo, contestata dal Taranto che ha deciso di ricorrere in appello: “Si sono chieste punizioni esemplari, penalizzazioni, perdite di partite a tavolino, ma stiamo scherzando? Il Picerno è assolutamente estraneo agli accadimenti - continua il dirigente dei melandrini -. Nessun nostro tesserato è stato coinvolto in un episodio disdicevole e da condannare. Dispiace per l’accaduto e ne prendiamo assolutamente le distanze. Conoscete la nostra comunità, la sportività, l’ospitalità che ci ha sempre contraddistinto. Picerno, da sempre, ed è noto a tutti, è una società che si è distinta per il rispetto, l'educazione, la disponibilità ed è contro ogni atto di violenza. A testimonianza di tutto ciò è l'assenza totale di un solo centesimo di multa per condotta antisportiva, della società e della tifoseria, in tantissimi anni. In ogni partita al "Curcio" e in trasferta, mai la società è stata punita o multata per eventi simili. Chi conosce Picerno e conosce la nostra società e la comunità, sa che alla base del nostro operato c'è rispetto, umiltà, serietà e accoglienza. Poi, elemento di non secondaria importanza, qualcuno pensa di poter circoscrivere un’intera annata sportiva, un cammino da assoluta dominatrice, a un episodio che abbiamo visto come è stato ricostruito dagli organi di giustizia sportiva. Il nostro cammino è stato esaltante, abbiamo maturato la consapevolezza di poter lottare per il vertice fino alla fine nel corso del tempo, con la compattezza della squadra, il valore assoluto dei nostri calciatori, una gestione attenta e sempre rispondente alle richieste dei nostri tesserati. Siamo stati una sorpresa per gli altri, per i nostri avversari diretti, Taranto e Cerignola, che si auguravano il nostro crollo da un momento all’altro, magari anche per distogliere l’attenzione da quello che loro non sono riusciti a compiere, avendo attrezzato squadre da categoria superiore. La nostra impresa è già storia".