Si poteva ottenere qualcosa in più nella trasferta di Cava de’ Tirreni secondo il centrocampista del Taranto, Giuseppe Capua, che fa il punto sulla situazione: “Domenica scorsa nel primo tempo potevamo prendere in mano il pallino del gioco. A parte il gol le occasioni, da ambo le parti, sono state pari. Abbiamo trovato il palo con Crucitti e sfiorato il pari con Aleksic. La mia condizione fisica sta migliorando: prima di arrivare a Taranto la mia ultima partita l’avevo disputata a maggio”.

LA SCALATA: “Sapevamo che domenica scorsa era uno scontro diretto che poteva farci risalire: abbiamo ottenuto sei vittorie di fila ma purtroppo il distacco dal Potenza è rimasto lo stesso. Peccato, davvero, perché sia i lucani che il Cerignola non sono andati oltre il pareggio. Dobbiamo essere bravi a rialzare la testa già da domenica”.

IL CAMMINO: “Siamo chiamati a ragionare gara dopo gara. Il match con il Gragnano deve, assolutamente, riportarci ai tre punti”.

L’APPROCCIO: “Dobbiamo essere sempre concentrati anche se domenica abbiamo approcciato ottimamente alla partita. Adesso guai a sottovalutare il Gragnano. Non guardiamo soltanto al Potenza…”.

CAPUA: “Ho sempre giocato da mezz’ala o in un centrocampo a due. Nel 4-3-3 questo ruolo cambia poco”.

IL CENTROCAMPO: “Domenica il centrocampo non ha stentato e che quando ti trovi ad inseguire sei costretto ad abbassarti. Potevamo fare maggiore possesso palla. Purtroppo conta chi mette la palla in porta: la pratica Cavese l’abbiamo totalmente archiviata”.

L’ATTACCO: “Se andiamo a vedere le statistiche i tiri in porta di Cavese e Taranto sono praticamente pari, con la differenza che loro sono stati più cinici. In queste categorie bisogna sfruttare ogni minima occasione. Del resto in avanti abbiamo calciatori forti”.

IL CAMPIONATO: “Non conosco bene il girone ma ho appreso che ci sono almeno cinque-sei squadre ottime che possono giocare, anche, in serie C. E’ un raggruppamento in cui puoi metterti in mostra con squadre che puntano alla salvezza ben attrezzate”.