Serie A: Milan, Galliani "Giornata ricca di emozioni..."
ADRIANO GALLIANI "Dopo 31 anni sto vivendo con molta emozione questa giornata". Con queste parole l'ad uscente del Milan Adriano Galliani, uscendo dalla sede della Lega Calcio dove si è svolta l'assemblea ordinaria, ha sintetizzato i suoi sentimenti nel giorno del suo addio alla squadra rossonera. "Ringrazio Berlusconi per le belle parole dette su di me, lo vedrò e glielo dirò", ha aggiunto, mentre a chi gli chiedeva se si era commosso in queste ultime ore alla guida del Milan, Galliani ha detto: "Sì, comunque le emozioni preferisco tenermele per me". Infine due parole legate al rischio sempre piu' concreto di commissariamento per la Lega Calcio Serie A: "C'e' ancora una riunione fissata per giovedì, vediamo" ha detto.
AURELIO DE LAURENTIIS "Con l'addio di Silvio Berlusconi finisce un'epoca. Il Cavaliere e' stato formidabile, ha vinto di tutto e di piu', adesso la palla passa in mano a dei cinesi che io non conosco. Auguri ai nuovi compratori". Con queste parole il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, all'uscita dagli uffici della Lega dove si e' svolta l'assemblea ordinaria della Serie A, ha commentato il passaggio di mano del Milan da Berlusconi a Yonghong Li. Chiamato invece a ricordare un episodio che lo ha visto coinvolto con l'ormai ex numero uno del Milan, De Laurentiis ha aggiunto: "Quando presi il Napoli da un fallimento mi disse: 'per carita' Aurelio non ti mettere in questo mondo complicatissimo, continua a fare il cinema".
ARRIGO SACCHI "Mi dispiace pero' questa e' la vita. Va via un pezzo della mia vita sportiva con loro, sono addolorato non come Berlusconi o Galliani ma quasi". Lo ha dichiarato a Sky l'ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi commentando il closing che ha sancito il passaggio della societa' rossonera ai cinesi. "Pur essendo fuori da parecchio tempo c'e' sempre stato un rapporto con persone che stimo, alle quali sono grato e riconosente, sono due grandissimi dirigenti, che hanno dato la vita sportivamente parlando al Milan e ci hanno aiutato tutti. Il Milan '89 e' stata riconosciuta la squadra migliore di tutti i tempi, questo e' un merito prima di tutto di Berlusconi e Galliani".
MAURO TASSOTTI "Credo che oggi sia un giorno molto triste per tanti milanisti. Poi magari le cose andranno anche meglio ma il fatto che non ci sia piu' la famiglia Berlusconi alla guida del Milan per me e' triste. Capisco che questo passaggio possa anche migliorare la questione della squadra ma per i milanisti non puo' essere una bella giornata questa".
FRANCO BARESI "E' finita un'era di un Milan vincente, competitivo, leggenda. Un ciclo difficilmente ripetibile. Grazie presidente". Lo scrive Franco Baresi, storico ex capitano del Milan di Silvio Berlusconi, nel giorno del passaggio di proprieta' del club rossonero.
FABIO CAPELLO L'addio di Berlusconi al Milan "e' un momento non bello, devo tutto a lui che ha fatto grande il Milan". Fabio Capello saluta cosi', ai microfoni di Sky Sport, il passaggio di consegne fra Berlusconi e Yonghong Li. "Il primo giorno ci disse che dovevamo fare grande il Milan con il calcio piu' spettacolare, lasciandoci a bocca aperta: fu la prima pietra per costruire il Milan che ha vinto tanto". Capello non nasconde qualche riserva sulla nuova proprieta': "spero abbiano le risorse per competere con le inglesi, le tedesche, le spagnole e il Psg. Ad oggi non mi sembra che questo gruppo sia cosi' forte, per arrivare al closing ci hanno messo tanto tempo mentre Suning, per esempio, ha chiuso subito dimostrando di avere risorse importanti. Dobbiamo aspettare e vedere cosa riusciranno a fare questi cinesi, speriamo per il bene del Milan che vogliano essere competitivi come quelli dell'Inter". Risalire la china non sara' semplice. "Le basi sono interessanti ma serve acquistare dei campioni che facciano la differenza, dei giocatori che sara' difficile acquistare perche' sono gia' accasati. Bisogna essere bravi a essere competitivi in Italia, e quindi battere la Juve e nel prossimo futuro anche l'Inter, e poi fare la scalata in Europa e nel mondo ma sara' una scalata lunga e difficile, basta vedere le difficolta' degli arabi del Psg e del Manchester City che hanno speso tantissimo". E sulla possibilita' di tornare al Milan, Capello non esclude nulla: "sono aperto a parlare con tutti, poi bisogna vedere i progetti e cosa potrei fare. Di sicuro non l'allenatore perche' non ho piu' l'eta' ma qualche consiglio magari potrei darlo".