Sicet Cisl: ‘Ok riesame graduatorie a favore famiglie morose incolpevoli’
Nota di Paolo Cicerone e Massimo Caliandro
La Giunta Regionale pugliese ha riaperto i termini fino al 26 aprile e deliberato ulteriori 5 milioni, per il riesame delle graduatorie di 146 Comuni cui erano stati già concessi finanziamenti del Fondo sostegno dell’affitto (F.S.A.) 2020, a favore di inquilini morosi incolpevoli a causa del Covid-19; un buon risultato niente affatto scontato in quanto la deliberazione, che oggi amplia la platea dei beneficiari, è stata frutto di confronto unitario oltremodo impegnativo, dei sindacati degli inquilini con l’Assessora regionale alle Politiche Abitative. Il serio rischio di un nulla di fatto era nell’evidente resistenza della Regione a implementare il fondo in questione, che è in cofinanziamento con lo Stato, a fronte di una cifra almeno doppia rivendicata dagli stessi sindacati e condivisa dall’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (Anci) Puglia. L’alternativa, di fatto scongiurata, era quella che si spalmassero risorse già stanziate, così come proposto in un primo tempo dall’Assessora, a una platea più vasta ma, di fatto, diminuendone gli importi per famiglie. L’auspicio è, oggi, che i Comuni rispettino i tempi dei rispettivi riesami per includere tra i beneficiari del contributo anche i nuclei familiari prima rimasti fuori in quanto ricadenti nella cosiddetta fascia B, con Isee compreso tra 0,00 e 35mila euro. E’ indubbio che la persistente fase pandemica continui a determinare effetti sociali insostenibili per le fasce più povere della popolazione e che il settore delle politiche abitative si riveli sempre più tra quelli in maggiore sofferenza; perciò ai ristori economici, oltremodo necessari e imprescindibili in questa fase storica, debbono sempre più accompagnarsi misure strutturali che rafforzino la coesione sociale e territoriale, promuovendo il lavoro produttivo e la buona occupazione. Ciò sarà possibile a condizione che i Comuni assumano ed implementino il dialogo con le Parti sociali in forma strutturata e non episodica, assumendolo come elemento discriminante di una buona politica che fa sintesi tra partecipazione e contrattazione per lo sviluppo e l’inclusione, con uno sguardo particolare a periferie locali che sempre più spesso sono non solo geografiche ma anche esistenziali. Il percorso condiviso potrebbe consentire, ad esempio, la stipula di accordi con i sindacati degli inquilini e con le associazioni dei proprietari di case, concernenti il mercato delle locazioni così da allargarle agli immobili sfitti e consentirne l’accesso alle fasce più povere, che continuano a esserne escluse. Lo stesso percorso, inoltre, potrebbe favorire la soluzione dei problemi connessi agli sfratti, l’emersione del mercato nero e irregolare degli affitti, il miglioramento della manutenzione degli immobili, il loro recupero in chiave energetica, il riconoscimento di benefici economici ai locatori. Il Sicet Cisl Puglia e il Sicet Cisl Taranto Brindisi auspicano una maggiore apertura al confronto su questi temi, sia della Regione che da parte degli Enti locali, atteso che le politiche abitative sono parte essenziale e ormai imprescindibile delle più complessive politiche sociali, le cui ricadute possono cambiare in meglio la qualità di vita delle persone e determinare grandi ricadute positive, specie sulle fasce economicamente e socialmente più deboli delle comunità amministrate. (Paolo Cicerone - Segretario Generale Sicet Cisl Puglia; Massimo Caliandro – Segretario Reggente Sicet Cisl Taranto Brindisi)