Figc: Gravina, ‘Campionato non si ferma, ma serve linea dura’
"Sabato in Serie A si gioca". Lo ha annunciato il presidente della Figc Gabriele Gravina commentando gli episodi di violenza e razzismo in occasione di Inter-Napoli. “Ho sentito i due vicepresidenti Sibilia e Miccichè, soprattutto il secondo che è il presidente della Lega Serie A - ha detto Gravina - ho sentito il sottosegretario Giorgetti, ci siamo confrontati per capire il clima, la volontà e le riflessioni intorno a quello che è successo ieri. All'unanimità abbiamo deciso che si va avanti e il campionato non si ferma". Il capo del calcio italiano ha poi voluto rimarcare il suo ruolo all'interno del mondo del calcio: "Tutti devono capire una volta per tutte che esiste una sola figura che ha la responsabilità della Figc in questo momento ed è il presidente federale. Non accetterò più dichiarazioni di ogni genere da parte di chi tutela un interesse di parte legato al proprio orticello, assumeremo una posizione di responsabilità e la federazione deve parlare una sola lingua, quella del sistema federale, attraverso il suo presidente. Non è più tempo di essere tolleranti. E' il momento della tolleranza zero, non si può darla vinta ad alcuni scellerati".La linea deve essere di grande fermezza, ma io mi devo occupare della parte sportiva. La cosa negativa di ieri sono stati i cori razzisti contro Koulibaly. Sulla base di quello che sarà accertato chiedo al Giudice sportivo provvedimenti esemplari nei confronti di soggetti che stanno infangando il calcio italiano". Sulla possibile sospensione della partita, Gravina ha richiamato l'attuale articolo n. 62 delle norme federali: "La norma è chiara, l'arbitro in questo momento non può sospendere la gara. Chiederò al Ministro dell'Interno un incontro per rendere la norma più chiara perchè al momento l'unico soggetto che può sospendere la gara è il responsabile di pubblica sicurezza all'interno dello stadio. Le regole ci sono, vanno applicate e migliorate ma vanno rispettate". "I club non possono essere lasciati soli, ma devono anche essere parte attiva per debellare questo fenomeno", ha concluso Gravina.