Taranto: Analisi, passi avanti ma in difesa serve più attenzione
Foto Walter Nobile
"Non voglio cali di concentrazione”. Queste le parole pronunciate da Laterza alla vigilia del match contro la Puteolana. Molte le novità in campo ieri tra i rossoblù. Sia tattiche, passaggio al 4-4-2, che di uomini, Stracqualursi dal 1' vista l'assenza di Acquadro. Gara che inizia in discesa per i rossoblù. Al 3' un ottimo cross di Boccia viene sfruttato da Santarpia, che di testa anticipa Caiazzo e batte De Lucia. La formazione campana cerca di creare superiorità numerica a centrocampo, impedendo così l'impostazione rasoterra degli ospiti. Il Taranto, però, sfrutta l'attacco “pesante”. Sia Stracqualursi che Serafino fanno a sportellate con la difesa locale, favorendo le giocate di Lagzir e Santarpia. L'esterno marocchino crea le occasioni maggiori. Al 30' supera numerosi avversari in serpentina, mentre all'inizio del secondo tempo sfiora il gol su punizione. Proprio da una serpentina nasce il gol del pareggio firmato da Piacente. Difensori del Taranto troppo preoccupati a difendere la profondità, ignorano il terzino sinistro che, superando Marsili e Guastamacchia, trafigge Sposito. I due tarantini troppo molli nella circostanza. Qui emergono le preoccupazioni confessate di Laterza in conferenza stampa. La squadra cede il pallone, anche non subendo particolari rischi, a parte una palla gol non sfruttata da D'Errico. In particolare, Taranto troppo distratto sulle seconde palle, spesso lasciate agli avversari. Nel secondo tempo, i rossoblù riemergono rendendosi subito pericolosi e tornando in vantaggio al 53'. Marsili calcia con forza una punizione dalla lunga distanza, trovando la deviazione decisiva di Stracqualursi. Primo gol all'esordio da titolare per l'ex Everton, autore di una partita di sacrificio. L'esultanza provocatoria di Marsili crea una mini-rissa, confermando di fatto il carattere agonistico e molto fisico della partita. Dopo il gol, Laterza cambia più volte modulo. Passa ad un 4-2-3-1 con l'ingresso di Mastromonaco, portando Lagzir dietro Stracqualursi. Il fantasista si sposta a sinistra al 70', quando Diaby prende il posto di un ottimo Santarpia. L'ingresso in campo del centrocampista crea un dubbio al tecnico rossoblù. Con il centrocampo a 3, infatti, la squadra ristabilisce la parità numerica in mezzo al campo. L'inserimento in campo di un giocatore più tecnico, come Acquadro, fornirebbe il giusto supporto all'azione offensiva. Questa volta la squadra continua ad attaccare, mostrando miglioramenti fisici e mentali. Ottimi i cambi, sia Mastromonaco che Marino utili a tenere alto il baricentro della squadra. La parola fine sul match la scrive proprio un subentrato, Alfageme. All'esordio assoluto con questa maglia, all'ingresso in campo appare “zoppicante” e non totalmente recuperato. La qualità, però, si nota e al 91' con un gran colpo di testa firma la rete del 3-1. Bellissima l'immagine dell'esultanza, con l'abbraccio a tutti i compagni di squadra e in particolare a Stracqualursi. Dimostrazione che l'ambiente, creato da Montervino e plasmato da Laterza, è compatto.