Serie D: Barbiero non si sbilancia, ‘Non sappiamo se si ripartirà’
Il Coordinatore della LND bacchetta anche chi propone soluzioni per completare i campionati solo per personali interessi di classifica
Grandi incognite aleggiano sull'evoluzione di tutti i campionati di calcio, compreso quello di serie D. Più passano i giorni e più aumenta la sensazione che, almeno quelli dilettantistici, difficilmente possano essere conclusi, anche per le difficoltà economiche che troveranno molte società una volta che l'emergenza legata al Coronavirus sarà rientrata. Sul punto il Coordinatore della LND, l'Avvocato Luigi Barbiero intervistato da tuttoturris.com, non si sbilancia: "Cosa posso dire… Ci troviamo, forse, nella fase più dura di questa tragedia legata al Coronavirus. In questo momento non possiamo ipotizzare proprio nulla e chi lo fa probabilmente non si rende conto della gravità della situazione. Dobbiamo attendere i prossimi sviluppi per fare dei ragionamenti. La nostra priorità oggi è di superare questa emergenza che sta affliggendo tutto il mondo. Solo una volta superata, valuteremo se i campionati si potranno concludere o meno". Barbiero bacchetta anche chi, in questo momento, sta esternando o proponendo delle soluzioni per completare i campionati, spesso e volentieri dettate da personali interessi di classifica: "La nostra volontà è di completare il campionato, ma ad oggi nessuno può dire se ci sarà il tempo o meno per farlo. Tanti si stanno sbizzarrendo in ipotesi e valutazioni sul da farsi, nel caso in cui si possa riprendere o non si possa riprendere la stagione, ma la verità è che la nostra posizione attuale riguarda solo il superamento di questo momento molto difficile per tutti. Solo dopo aver ottenuto questa vittoria, poi si penserà a come far ripartire il paese e tutte le attività ad esso relazionate, tra le quali ovviamente anche il calcio". L'avvocato Barbiero aggiunge: "La nostra scadenza ufficiale è quella del 3 aprile. Prima di quel giorno valuteremo i numeri ed in base a quelli verranno emanati nuovi provvedimenti. Ma tutti devono avere ben chiaro che oggi ci sono ben altre questioni più importanti del calcio. Approfitto dell’occasione per esternare il mio sostegno a tutti coloro che in questo momento si stanno prodigando in prima linea per garantire la salute altrui. E soprattutto #IO RESTO A CASA!".