Serie B: Giudice sportivo, respinto il ricorso del Palermo
I siciliani non si arrendono e ricorrono in appello, il Frosinone vuole denunciare Zamparini
Due turni a porte chiuse per lo stadio del Frosinone da scontare nella prossima stagione, ma niente 0-3 come invece richiesto dal Palermo. E' questa la sentenza del giudice sportivo di Serie B per il finale di partita concitato (palloni sul terreno di gioco e invasione di campo) nella sfida decisiva per la Serie A.
A seguito delle decisioni del giudice sportivo, il Palermo ha annunciato che presenterà ricorso in appello, come si legge in una nota: “L’U.S. Citta' di Palermo comunica che e' stato depositato preannuncio di reclamo alla Corte Sportiva di Appello. I motivi dell'impugnazione verranno formalizzati nella giornata di domani" si legge in una nota della societa' rosanero a firma del presidente Giovanni Giammarva. "La Societa' inoltre si riserva di potere esercitare ogni azione a tutela dei propri diritti in tutte le opportune sedi, eventualmente anche penali".
Intanto, il Frosinone ha chiesto alla Figc una deroga alla clausola compromissione per poter querelare Maurizio Zamparini, proprietario del Palermo: “Il Frosinone Calcio S.r.l. ed il suo Presidente, Dott. Maurizio Stirpe, poiche' a cio' costretti dalle ulteriori dichiarazioni e notizie stampa oggi pubblicate, rendono noto di avere presentato alla Federazione Italiana Giuoco Calcio nuova istanza di deroga alla clausola compromissoria/vincolo di giustizia ai sensi dell'art. 30 Statuto Federale e dell'art. 15 del Codice di Giustizia Sportiva". E' quanto si legge in una nota del Frosinone nella querelle con il Palermo a seguito della finale di ritorno dei play-off di serie B. "Le propagazioni del Patron dell'U.S. Citta' di Palermo S.p.a., Sig. Maurizio Zamparini, infatti, in uno con gli inaccettabili accostamenti ed esempi operati dallo stesso nel corso delle interviste, costituiscono una gravissima lesione della dignita', del buon nome e dell'immagine della societa' e del Dott. Stirpe rispetto alle quali e' ferma intenzione degli scriventi perseguire il Patron del Palermo in ogni sede, tali sono la gravita' e la gratuita' degli accadimenti".