Adamo Gregucci tra la passione per il calcio e il tennis

Calcio Varie
Redazione
05.06.2016 17:01

In esclusiva per blunote.it e per la pagina fb del Ct San Giorgio Jonico, bella intervista al tarantino e sangiorgese doc Angelo Adamo Gregucci con il quale  si è parlato del tennis e dello sport in generale: "Sono un amante del tennis anche se mi ritengo abbastanza scarso, ai giovani che si tuffano nello sport dico semplicemente di non smettere mai sognare".

- Adamo, per incominciare mi sembra giusto fare una premessa: sei un tarantino e sangiorgese doc, hai calcato palcoscenici importanti nel calcio mondiale sia da calciatore che da allenatore, capitano storico della Lazio con diverse presenze in nazionale e condottiero della cenerentola Alessandria arrivata in paradiso raggiungendo la semifinale in coppa italia. In tutto questo come nasce la tua passione per il tennis?
"La mia non si può chiamare passione, gioco a tennis ogni tanto per tenermi in allenamento e posso tranquillamente ammettere di essere una schiappa (sorride)".
- Insieme a Thomas Fabbiano (nato e cresciuto sui campi del Ct San Giorgio Jonico) sei un punto di riferimento per i giovani tarantini che si avvicinano allo sport, qual è il consiglio che ti senti di dare a coloro che vogliono avvicinarsi a una qualsiasi disciplina sportiva?
"Ai giovani che vogliono intraprendere una qualsiasi disciplina sportiva consiglio di sognare, sognare come sogna Thomas e come sognavo io quando ero un ragazzino. Insieme alla mia generazione (ho superato la boa dei 50 da diverso tempo) sognavamo moltissimo. Sognavo di giocare contro Maradona, sognavo di giocare a San Siro e all'Olimpico. A chi dice che lo sport è solo sacrificio non mi trova d'accordo. Lo sport è passione, lo sport è farsi trovare pronto negli appuntamenti importanti, capire quando sta passando il treno perchè purtroppo da noi ci sono molti ragazzi dotati di talento, ma si lasciano sfuggire quel  treno che sta passando. Non sono mai stato un calciatore di talento, ma avevo tanta determinazione, sognavo e volevo a tutti costi giocare contro Maradona, strappargli la maglia... E alla fine, quella maglia gliel'ho strappata... (sorride)".
- Ritorniamo a parlare un attimino di tennis: anche se ti definisci una "schiappa", come descriveresti il tuo stile di gioco? Eleganza di Federer o strapotere fisico di Nadal?
"Non ho più strapotenza fisica e di conseguenza non posso più correre, non sono un assiduo perchè per giocare a tennis bisogna avere una certa continuità, però cerco di effettuare colpi eleganti e di giocare possibilmente in maniera offensiva, anche perchè non ho la resistenza per fare il pallettaro".
- Quando un giorno Adamo Gregucci smetterà con il calcio, lo vedremo socio e assiduo frequentatore del Circolo tennis San Giorgio Jonico?
"Come socio sicuramente si, anche se spero che il fisico regga, perchè vedi:  è tutta questione di carcassa... la voglia e la passione sono intatte, purtroppo è la carcassa quella che vibra... la passione la nutro per tantissimi sport che vorrei praticare, ma sono condizionato dal mio fisico (scherza)".
- Grazie Adamo per la tua disponiblità, per concludere ti chiedo di fare un saluto ai lettori di blunote e i soci del Ct San Giorgio Jonico.
"Un grandissimo saluto a tutti... Mi rivolgo soprattuto ai giovani soci del circolo: spendete  tutto ciò che sentite di dare, continuate a sognare a occhi aperti cavalcando la vostra passione, e se un giorno non riuscirete a diventare professionisti non ha nessuna importanza. Lo sport insegna disciplina e grandissimi valori, fare sport nobilita l'essere umano".

Di Vincenzo Corallo

Nella foto: Angelo Adamo Gregucci, con l'immagine di Thomas Fabbiano alle sue spalle

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