Massafra: Lavoratrici Don Camillo, slitta trattativa con sindacati
Il confronto è stato rinviato a lunedì 29 giugno
“Non abbiamo nessuna intenzione di accogliere una proposta diversa da quella del totale coinvolgimento dell’intera platea storica delle lavoratrici dell’azienda agricola Don Camillo di Massafra. Respingeremo pertanto tutte le ipotesi che non terranno conto della solidarietà”. Così Antonio Trenta, segretario generale della Uila Uil di Taranto alla vigilia dell’incontro con i vertici dell’azienda che finora non ha assunto tutte le unità occupazionali impiegate in passato. Il confronto, inizialmente in programma per mercoledì scorso, è stato rinviato al prossimo 29 giugno. In collegamento audio e video dalla sede della Prefettura di Taranto, le organizzazioni sindacali di categoria avranno modo di trattare sul futuro di queste lavoratrici alla presenza del prefetto Demetrio Martino, del sindaco di Massafra Fabrizio Quarto e dei responsabili dell’ispettorato territoriale del lavoro e dell’Inps di Taranto. Per l’occasione, Trenta avanzerà le legittime richieste delle lavoratrici, 40 in tutto, che chiedono di essere impiegate nella nuova fase di lavorazione dei meloni. La protesta della Uila Uil è scattata quando l’azienda ha deciso di riprendere in servizio soltanto 12 di queste lavoratrici. Pertanto l’organizzazione sindacale ha dapprima indetto lo stato di agitazione di tutto il personale e successivamente proclamato un sit in di protesta dinanzi alla sede dell’azienda agricola massafrese. Con i vertici della Don Camillo, la trattativa si era interrotta lo scorso 21 maggio dinanzi alla comunicazione che il numero delle unità lavorative da impiegare nella lavorazione dei meloni sarebbe stato ridotto notevolmente rispetto al numero della platea storica. “Per evitare discriminazioni - afferma Trenta - abbiamo proposto di ricorrere al metodo della turnazione, in modo da coinvolgere tutte e 40 le addette, utilizzando esclusivamente il principio di solidarietà. E abbiamo anche proposto, come nelle prerogative del sindacato, ma anche come sottoscritto nell’accordo aziendale del 2019, il criterio oggettivo condiviso nella priorità dell’utilizzo del personale”. La Uila Uil ricorda che l’articolo 21 del contratto collettivo nazionale del lavoro agricolo recita che “agli operai a tempo determinato che sono assunti per l’esecuzione di più lavori stagionali e/o per più fasi lavorative dell’anno, l’azienda è comunque tenuta a garantire un numero di giornate di occupazione superiore a 100”. Attualmente però, la situazione sembrerebbe essere ben diversa. Per questo Antonio Trenta ha voluto chiarire le posizioni del suo sindacato precisando che la Uila sosterrà il diritto di precedenza che le lavoratrici della platea storica vantano nei confronti del sito produttivo di Massafra. Oltre ad essere sancito da precedenti verbali sottoscritti alla Direzione Territoriale del Lavoro con incontri fatti anche alla Prefettura di Taranto, questo principio è stato riconosciuto dalla stessa azienda in occasione della sottoscrizione del verbale di accordo aziendale del 24 maggio 2019,per la precisione articolo 2 - applicazione diritto di precedenza. Citando questo accordo, il sindacato ribadisce anche che l’azienda aveva previsto un incremento produttivo e la conseguente implementazione delle giornate di lavoro oltre alla stabilità occupazionale. Le lavoratrici, manifestando la loro volontà di riassunzione, hanno acquisito il diritto di precedenza con questa qualifica: “E’ perciò pretestuoso pensare che tale diritto venga messo in discussione solo perché è cambiato il prodotto oggetto della lavorazione, dal momento che le operaie sono inquadrate nello stesso livello qualifica e mansione”.