Fondazione Taras: ‘Doveroso ristabilire verità e giustizia’
Appello del trust tarantino a FIGC e LND in merito alle violenze di Picerno: ‘La lealtà viene prima dei risultati’
L'aggressione subita dai calciatori tarantini nell'intervallo di Picerno-Taranto, ad opera di alcuni addetti alla sicurezza dell'impianto sportivo lucano, è stata così netta che non sembrava neppure necessario aggiungere denunce pubbliche, a quella già presentata dal club tarantino agli organi di giustizia competenti.
Del resto, anche la sentenza di primo grado della giustizia sportiva, giunta nella serata di Venerdì Santo, ha riconosciuto la gravità dei fatti. Ciò che ha lasciato sbigottiti, tuttavia, è che non siano state conseguentemente inflitte le sanzioni esemplari che tutti ci saremmo attesi, per un'azione che non esitiamo a definire criminosa.
L’immagine del calcio, che si dovrebbe basare sul principio cardine della lealtà sportiva, ne è uscita così devastata.
Per questo, abbiamo deciso di scrivere questa lettera pubblica.
Nell’attesa che il secondo grado di giudizio ristabilisca almeno un po’ di normalità, la Fondazione Taras, supporters' trust dei tifosi tarantini, chiede alla Federazione Italiana Giuoco Calcio e alla Lega Nazionale Dilettanti di condannare pubblicamente l’episodio di Picerno, per ribadire che la violenza nel calcio non può e non deve avere alcuno spazio.
Chiediamo poi all’ASD AZ Picerno di chiarire definitivamente l’accaduto, con l’aiuto del Taranto FC 1927, affrontando tutte le conseguenze del caso, affinché un campionato che l’ha vista assoluta protagonista sul campo non resti ignobilmente macchiato.
È moralmente doveroso ristabilire verità e giustizia, dando un segnale, a tutti i giovani ancora appassionati di questo sport, di come gli ideali vengano prima degli interessi, la lealtà prima dei risultati.