Il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera (La Puglia Domani) è tornato a sollevare la questione della discarica Vergine, situata nel Comune di Lizzano, in provincia di Taranto, esprimendo forte contrarietà alla sua possibile riapertura. Durante i lavori della V Commissione Consiliare sull’Ambiente, Scalera aveva già sottolineato i rischi legati a questa ipotesi e, nelle ultime settimane, il tema è tornato di attualità.
“La provincia orientale di Taranto ha già pagato un prezzo troppo alto in termini ambientali e sanitari – ha dichiarato Scalera -. Questo territorio, ricco di eccellenze agricole come vino e olio, merita uno sviluppo turistico basato sulla bellezza del mare, il patrimonio archeologico e l’ospitalità della sua gente. Un’ulteriore discarica comprometterebbe irreversibilmente il futuro della zona”.
Per contrastare questa prospettiva, Scalera ha presentato un’istanza urgente di audizione nella V Commissione Consiliare, chiedendo il coinvolgimento di figure istituzionali come l’Assessore Regionale all’Ambiente, i dirigenti dell’ASL di Taranto, di AGER Puglia e dell’ARPA, il presidente della Provincia e i sindaci dei Comuni interessati: Lizzano, Monteparano, Fragagnano, Roccaforzata e Faggiano.
“Chiederò se la Regione Puglia intende negare l’autorizzazione di riapertura alla società proprietaria della discarica”, ha concluso Scalera evidenziando i potenziali danni sociali, ambientali, economici e sanitari di una simile decisione.
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