Il derby contro il Taranto previsto per dopodomani è stato rinviato a mercoledì 11 novembre alle ore 14.30 sempre allo stadio “Giuseppe Capozza”. Lo ha ufficializzato la Lega Nazionale Dilettanti in seguito alla richiesta inoltrata dagli jonici a causa della positività al Covid-19 di un tesserato. Doveva essere la domenica del ritorno del pubblico, sia pur limitato, nell’impianto casaranese, invece l’appuntamento slitta. Il presidente rossazzurro Giampiero Maci si dice «sempre d’accordo con le questioni che attengono la salute e quindi non possiamo che prendere atto della decisione di rinviare la gara. Mi ha fatto anche molto piacere che la Lnd, sempre vicina alle società e in vista di un incremento dei contagi, abbia previsto delle polizze assicurative sui fronti civile e penale proprio per affrontare questa situazione. La Lnd merita un plauso».  Maci aggiunge che «alcuni mesi fa se ci avessero detto che il campionato sarebbe ripreso nessuno ci avrebbe creduto. Sapevamo che si sarebbero potute verificare queste eventualità e che dovevamo tenerne conto garantendo le squadre e la sicurezza dei tesserati. Con le regole che ci siamo dati siamo in grado di gestire le varie situazioni». Non nasconde Maci che «avremmo ovviamente preferito giocare ma dobbiamo adeguarci e lo facciamo con serenità, senza problemi». Con il ritorno degli sportivi allo stadio è anche partita da alcuni giorni la campagna abbonamenti: «Ad essere sinceri - rileva Maci - procede a rilento, andamento probabilmente frutto di questa situazione di incertezza. Mi aspettavo qualcosa di più dai nostri tifosi. Credo che questa società meriti l’aiuto e il sostegno per gli sforzi che ha profuso per allestire una squadra in grado di regalare uno spettacolo all’altezza della tradizione. Il rinvio della partita allunga la scadenza per la sottoscrizione degli abbonamenti, per cui rivolgo un invito agli sportivi casaranesi a sostenerci con entusiasmo». La truppa del tecnico Feola tornerà dunque in campo l’ 1 novembre a Nardò. Ci sarà tempo dunque per recuperare qualche acciaccato o lungodegente. (Da Quotidiano di Puglia)