Mobilità interna ASL di Taranto, FP CGIL denuncia mancanza trasparenza
Il sindacato critica l’assenza di graduatorie pubbliche e minaccia azioni legali per fare chiarezza

La gestione delle richieste di mobilità interna del personale dell'ASL di Taranto sarebbe priva di trasparenza, alimentando sospetti su favoritismi e decisioni poco chiare. È quanto denuncia la Funzione Pubblica CGIL Taranto, che ha inviato una nota ufficiale al direttore generale dell'azienda sanitaria, ai direttori amministrativo e sanitario e, per conoscenza, agli uffici competenti della Regione Puglia.
Il documento, firmato da Cristina Fama, segretaria della FP CGIL con delega alla sanità, e dal segretario generale Mimmo Sardelli, evidenzia come il sistema attuale non garantisca criteri chiari e verificabili. Secondo il sindacato, la mobilità interna dovrebbe rispondere alle esigenze dei dipendenti, specialmente nei casi di difficoltà lavorative dovute a condizioni di salute certificate dai medici competenti.
Il problema della graduatoria segreta
"L’iter dovrebbe essere semplice – spiega Cristina Fama – i lavoratori presentano domanda di mobilità interna, indicando una struttura o un reparto. In base alla disponibilità e a una graduatoria, gli spostamenti dovrebbero avvenire seguendo un ordine cronologico". Tuttavia, secondo il sindacato, questa graduatoria non è mai stata pubblicata, rendendo impossibile verificare la correttezza delle assegnazioni.
"In tutti questi anni – denuncia Mimmo Sardelli – abbiamo chiesto trasparenza, ma tutto resta secretato. I lavoratori non possono sapere se la loro richiesta sia stata protocollata prima o dopo quella di un collega".
Spostamenti poco chiari e possibili irregolarità
Il sindacato segnala anche casi di trasferimenti avvenuti senza avvisi interni, con personale dichiarato inidoneo a specifiche attività che viene comunque lasciato nei reparti di origine, mentre altri dipendenti, in piena salute, vengono trasferiti rapidamente in altri incarichi. "È evidente – sottolinea Sardelli – che l'accordo sulla mobilità adottato nel settembre 2009 non venga rispettato. Sembra prevalere un criterio discrezionale che penalizza alcuni lavoratori, forse meno inclini ad abbassare la testa o non iscritti a sindacati considerati più flessibili".
Le richieste della FP CGIL e la possibilità di azioni legali
La FP CGIL ha chiesto all'ASL di Taranto copia dei provvedimenti di trasferimento degli ultimi dodici mesi, l'elenco delle richieste di mobilità ancora in sospeso e le graduatorie ufficiali, mai rese pubbliche.
"Attendiamo risposte immediate – conclude Sardelli – altrimenti ci rivolgeremo all'autorità giudiziaria per verificare eventuali irregolarità e condotte antisindacali".