Il Taranto risolve anche la crisi del Catanzaro
Il Taranto cade rovinosamente a Catanzaro e incassa la terza sconfitta in campionato, in uno dei tanti scontri diretti per la salvezza che attendono i rossoblù nel difficile cammino della Lega Pro. Un 3-1 senza appello, maturato in novanta minuti in cui la squadra di Papagni ha mostrato poco carattere, poche idee ed un gioco ancora una volta privo di spunti essenziali. Nonostante un avversario certamente alla portata e contro cui occorreva far punti trattandosi di una diretta concorrente, i rossoblù franano già dopo neppure un quarto d'ora di gioco, con l'uno-due firmato da Carcione e Di Bari che taglia gambe e anima a Pambianchi e compagni. Gli ionici non riescono ad organizzare una vera reazione e faticano a contenere le sfuriate dei calabresi, che più volte sfiorano il tris già prima dell'intervallo. L'avvio di ripresa sembra poter riaccendere le speranze per Papagni, ma lo scatenato Giovinco mette il sigillo definitivo ad un match mai in discussione e in cui il Taranto trova il classico gol della bandiera solo nei minuti finali grazie all'acuto di Balistreri (forse l'unico a salvarsi tra i suoi). Con il Fondi, domenica prossima allo “Iacovone”, bisognerà cambiare registro ed evitare prestazioni come quella del “Ceravolo”. Sotto tutti gli aspetti. Altrimenti il rischio di venire risucchiati da subito nelle sabbie mobili potrebbe diventare più di una possibilità legata ad incroci di risultati delle concorrenti.
PRIMO TEMPO Pronti via ed il Taranto vuol alzare subito la voce, quando dopo appena una ventina di secondi ci prova Cedric con una girata ribattuta dalla difesa di casa.. Al quarto, su un calcio di punizione da posizione angolata, Lo Sicco calcia direttamente a rete. La palla gira vertiginosamente e viene respinta in tuffo dall'intervento di testa di Prestia. La gara sembra mettersi bene per la squadra di Papagni, ma è solo un illusione perchè nel giro di tre minuti gli ionici fanno i conti con la dura realtà che li vede franare sotto di due gol: al nono, infatti, break dei padroni di casa con Cunzi che riceve palla, fugge in contropiede, entra in area e viene steso dal disperato intervento di Nigro: l'arbitro non ha dubbi, ammonisce il calciatore tarantino e decreta il calcio di rigore per il Catanzaro. Dal dischetto Carcione non sbaglia e porta avanti i suoi, nonostante Maurantonio intuisca la traiettoria alla sua destra. All'undicesimo Somma è costretto ad effettuare la prima sostituzione con l'infortunato Sabato che lascia il posto a Pasqualone. Il Taranto fatica a reagire e, anzi, sembra accusare il colpo soprattutto dal punto di vista mentale: al dodicesimo il pericoloso intervento su Giovinco costa il cartellino giallo a capitan Pambianchi. Proprio sugli sviluppi del successivo calcio di punizione, battuto dalla lunga distanza da Carcione, arriva il fulmineo raddoppio dei calabresi: palla scodellata direttamente in area ionica e l'ex Di Bari, in spaccata, infila Maurantonio facendo piombare in un autentico incubo la squadra di Aldo Papagni, che si ritrova così sotto di due gol dopo neppure un quarto d'ora di gioco. Nonostante il gol siglato, non esulta il difensore e capitano del Catanzaro, in segno di rispetto verso i suoi trascorsi con la magia rossoblù. Il Taranto non riesce a reagire e con il passare dei minuti mostra poche idee, se non qualche buono spunto di Cedric, non raccolto dai compagni. Al venticinquesimo Balzano spreca un buon calcio di punizione, gettando nel mezzo una palla debole su cui Grandi interviene senza grossi problemi in presa sicura. Due minuti dopo calcio di punizione dal lato corto dell'area di rigore battuto da Cedric: palla nel mezzo a cercare Bollino, la cui spizzata di testa impenna la sfera sopra la traversa. Ad un minuto dalla mezzora Balistreri, spalle alla porta, serve un'ottima palla all'accorrente Bollino, che controlla, penetra in area calabrese arrivando quasi a tu per tu con Grandi, salvo poi franare a terra dopo un contatto con Patti. L'arbitro non ha dubbi, ferma il gioco ed ammonisce l'attaccante ospite per simulazione. Un minuto più tardi, dopo un affondo di Cedric, ci prova De Giorgi con una rasoiata sbilenca dal limite dell'area. Palla abbondantemente a lato. Al minuto numero quarantuno il Catanzaro potrebbe triplicare, con una bella azione portata avanti da Baccolo e Cunzi e finalizzata dal destro a giro dalla distanza partito dai piedi di Carcione, che tira di un pelo oltre il palo alla sinistra di Maurantonio. Al quarantaquattresimo ancora giallorossi in avanti, con una potenziale buona opportunità per Giovinco, che pecca di egoismo e anziché servire largo l'accorrente Pasqualoni, spreca tutto sparando alle stelle dal limite dell'area. E' l'ultima nota da segnalare della prima frazione, che si chiude dopo due minuti di recupero.
SECONDO TEMPO Nella ripresa il Taranto cerca di dare maggior convinzione alla propria manovra, a caccia di una difficile rimonta. Dopo neppure una manciata di secondi Bollino, palla al piede, si ritrova nel cuore dell'area calabrese mettendo apprensione ai difensori con una serpentina velenosa, risolta dal provvidenziale intervento in scivolata di Pasqualoni, bravissimo a rifugiarsi in calcio d'angolo anticipando la battuta a rete dell'attaccante ionico. Al terzo arriva ancora una ammonizione per la formazione pugliese, la quarta di giornata, questa volta all'indirizzo dell'esterno spagnolo Garcia. Un minuto pi tardi c'è il primo squillo della ripresa del Catanzaro, con Giovinco che raccoglie un traversone dalla corsia mancina, controlla la palla e appena dentro l'area calcia un destro a giro che termina di poco oltre l'incrocio dei pali della porta difesa da Maurantonio. Passano appena due minuti e ancora Giovinco mette i brividi alla difesa del Taranto, raccogliendo un perfetto invito di Cunzi ed involandosi verso la porta di Maurantonio. La difesa ionica balla e l'attaccante calcia dalla distanza, spedendo però oltre l'incrocio. Il gol, però,è nell'aria e il 3-0 del Catanzaro arriva all'ottavo minuto, proprio per mano dello catenato Giovinco: il fratello del più famoso calciatore ex Juventus, viene servito nel cuore dell'area piccola sugli sviluppi di un calcio di punizione. Palla a terra per l'attaccante calabrese che si libera facilmente dalla morsa dei difensori ionici e con un rasoterra chirurgico insacca alle spalle di Maurantonio, stroncando le già flebili speranze del Taranto di riaprire la partita. In occasione dell'esultanza per il gol siglato, Giovinco viene ammonito dall'arbitro per aver tolto la maglia. Al diciassettesimo Papagni cerca di salvare il salvabile ed effettua il primo cambio tra i rossoblù: Lo Sicco lascia il posto a Langellotti. Il Catanzaro ormai fa quel che vuole e al ventesimo per poco non confeziona un gol da cineteca, quando Cunzi trova una parabola perfetta a cercare Giovinco, che dal limite dell'area si coordina e scarica un destro al volo che sorvola la traversa, sfiorando il poker. Un minuto dopo finisce sulla lista dei cattivi anche Patti, ammonito dall'arbitro per fallo su De Giorgi. Al ventiduesimo Taranto vicino al gol con una azione in mischia sull'asse Magnaghi-Bollino, con quest'ultimo che calcia a due passi da Grandi, bravissimo a distendersi e rifugiarsi in corner. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina i rossoblù vanno ancora vicini alla marcatura, con la conclusione a botta sicura di Balistreri che viene respinta sulla linea di porta dal pronto intervento di Pasqualoni. Al ventottesimo il Taranto accorcia le distanze: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Balistreri si allunga e ci mette la zampata vincente, con un tocco che non lascia scampo a Grandi. Ma un minuto più tardi i padroni di casa sfiorano la quarta rete: tutto parte da una funambolica azione di Roselli, che elude la difesa ionica e mette al centro una palla al bacio per Cunzi, il cui tapin sarebbe vincente non fosse per il prodigioso intervento di Maurantonio, bravissimo a distendersi e a mano aperta spingere la palla in calcio d'angolo. Al trentacinquesimo ci prova Balzano a ridurre ulteriormente il passivo, ma la conclusione dalla lunga distanza dell'esterno è tanto brutta quanto fuori misura. Palla alle stelle. Passa un minuto ed arriva la seconda sostituzione per entrambe le squadre. Un cambio per parte: nel Catanzaro Giovinco lascia il posto a Tavares; nel Taranto il nuovo acquisto Pirrone fa il suo esordio rilevando Cedric. Il Taranto chiude in attacco cercando di limitare quanto più possibile i danni: al quarantatreesimo ci prova ancora Balzano, ma la sua botta di prima intenzione viene ribattuta dalla difesa calabrese. Due minuti dopo, incredibile doppia occasione per la squadra di Papagni: su un traversone partito dalla trequarti, è buona l'incornata di Magnaghi, ma è superlativo nella circostanza il portiere di casa Grandi, che plana a terra e respinge la sfera appena prima che superi la linea di porta. Sulla ribattuta, altro tocco a colpo sicuro di De Giorgi, ma ancora una volta è provvidenziale l'intervento dei difensori giallorossi, che si rifugiano in calcio d'angolo. Al quarantottesimo esaurisce il cambi il tecnico del Catanzaro Somma, che getta nella mischia Basrak al posto di Cunzi. Non accade più nulla, con il match che termina dopo quattro minuti di recupero.
Tabellino
Campionato di Lega Pro, Girone C – 8^ Giornata di Andata (Domenica 09/10/2016)
Catanzaro – Stadio “Nicola Ceravolo”
CATANZARO-TARANTO 3-1
Reti: pt 10' Carcione (rig.) (CZ), 13' Di Bari (CZ); st 8' Giovinco (CZ), 28' Balistreri (TA)
CATANZARO (3-4-1-2): Grandi; Di Bari, Prestia, Patti; Esposito, Roselli, Carcione, Sabato (11' pt Pasqualoni); Baccolo; Giovinco (36' st Tavares), Cunzi (48' st Basrak). A disp.: Leone, Icardi, Moccia, Sarao, Campagna, Bensaja, Maita, De Lucia. All.: Mario Somma.
TARANTO (3-4-1-2): Maurantonio; Balzano, Nigro, Pambianchi; De Giorgi, Lo Sicco (17' st Langellotti), Garcia, Cedric (36' st Pirrone); Bollino; Balistreri, Magnaghi. A disp.: Pizzaleo, Paolucci, Sampietro, De Salve, Russo, Albanese, Bobb, Viola, De Toni. All.: Aldo Papagni.
Arbitro: Daniele Paterna di Teramo (Alberto D'Alberto di Teramo – Pasquale Capaldo di Napoli)
Ammoniti: Nigro (TA), Pambianchi (TA), Bollino (TA); Garcia (TA), Giovinco (CZ), Patti (CZ)
Espulsi: /
Corner: 2-6
Recupero: pt 2', st 4'
Note: Gara giocata alle ore 16:30; Spettatori circa 800 (di cui circa 20 provenienti da Taranto).