La Rete Difesa Fiume Tara ha indetto, per martedì 29 aprile, un sit-in pacifico a Bari davanti alla sede della Regione Puglia. L’appuntamento è per le 15:00. L’iniziativa punta a contrastare la realizzazione dell’impianto di dissalazione delle acque del fiume Tara, un progetto da 100 milioni di euro che, secondo gli organizzatori, metterebbe a rischio un ecosistema prezioso, ignorando le istanze dei territori coinvolti.
Slogan della giornata sarà “Facciamo sentire il nostro grido!”, accompagnato dal messaggio “Difendiamo il nostro fiume”. Gli organizzatori hanno chiesto un incontro formale con la presidenza e la vicepresidenza della Regione, ritenendo non più rinviabile un confronto pubblico. “È inaccettabile che una decisione di tale impatto sia stata presa senza coinvolgere le comunità locali, senza valutare alternative realmente sostenibili e senza ascoltare i numerosi pareri tecnici contrari espressi da enti e istituzioni”, hanno dichiarato.
“Il fiume Tara è una risorsa che va oltre l’approvvigionamento idrico: rappresenta memoria storica, biodiversità, bellezza naturale e fonte di vita per comunità che da tempo lottano in un territorio già segnato da scelte industriali calate dall’alto”.
La cittadinanza è invitata a partecipare al sit-in, con un appello particolare rivolto agli abitanti di Taranto e dei comuni limitrofi. “Taranto ha bisogno del suo popolo, è il momento di unire le forze per pretendere trasparenza, giustizia ambientale e partecipazione”, sottolineano gli organizzatori.
Alla mobilitazione aderiscono: Rete Difesa Fiume Tara, Aps Gambe di Mazinga, Comitato per la difesa del territorio jonico, Convocatoria ecologista, Movimento giovanile Terra Jonica, Wwf Taranto, Associazione Genitori Tarantini, Legambiente Taranto, Aps Ets Progentes e Taranto in Diretta associazione culturale.
Parteciperanno inoltre cittadine e cittadini di Taranto, Statte, Massafra, Crispiano, Lizzano, Manduria, Carosino, Palagiano, Grottaglie e Monteparano.
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