Motori/GP2: Giovinazzi, "Conta essere ancora secondo in classifica"
Soddisfatto. A metà. Antonio Giovinazii chiude il week-end di Budapest, sesta tappa della GP2, con un secondo posto nella Feature race, e un ultimo nella Sprint race, mantenendo il secondo posto in classifica generale dietro il nuovo leader Pierre Gasly, suo compagno di scuderia alla Prema, bravo a monetizzare al massimo la prima gara.
“Visto che l’Hungaroring – commenta gara-1 il martinese - è un circuito in cui è difficile sorpassare, il mio obiettivo al via è stato avanzare di posizioni il più possibile. Al via sono stato più rapido di Sirotkin ma alla prima curva ho dovuto battere Nato per piazzarmi al 2. posto dietro Gasly. Sono stati questi i momenti più animati della gara. Dopo è iniziata una vera e propria partita a scacchi: la strategia del pit-stop è stata la prima mossa, poi Sirotkin ed ci siamo occupati di gestire il distacco tra noi”.
“Ho cercato di evitare – prosegue Giovinazzi - l’intervento del suo DRS, mantenendo il distacco a oltre 1 secondo. A volte Sirotkin si è avvicinato, ma non troppo per sfruttare bene il DRS. Il mio margine è oscillato da 0″4 a 0″7 secondi ed è stato molto difficile tenere a bada Sergey per un tempo così lungo. Solo negli ultimi giri ho spinto un po': nonostante una gara così difficile ho potuto avere una buona gestione dei pneumatici, in modo da aumentare negli ultimi chilometri il mio vantaggio su Sirotkin fino a 0″9 ma anche di recuperare circa 3″ da Pierre”.
Su gara-2, Giovinazzi, spiega il mancato ingresso in zona punti: “Ho avuto una buona partenza, recuperando gran parte del distacco dalle prime file e risalendo diverse posizioni. Ma un contatto in staccata con la monoposto di Nobuharu Matsushita mi ha danneggiato l’ala anteriore sinistra. Nonostante questo, nei primi giri ho tenuto stretto il 4. posto alle spalle di King, Sirotkin e Nato, durante l’intervento della safety car a causa di un incidente nelle posizioni alle mie spalle. Purtroppo, ho avvertito che il danno comprometteva troppo le prestazioni della mia vettura, quindi sono stato costretto a rientrare per sostituire il musetto. È stato inutile provare un impossibile recupero nel corso di una gara così corta: sono riuscito ad azzerare l’enorme distacco di 30″ dall’ultimo pilota del gruppo, ma solo 28 giri all’Hungaroring sono troppo pochi per pensare di ottenere altro”.
Il vice campione europeo di Formula 3 cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: “So che ho perso la possibilità di un nuovo buon risultato. Ma io sono ancora al secondo posto in classifica, con un buon vantaggio sui miei avversari più vicini. Questa è la migliore notizia di oggi, in attesa del prossimo round a Hockenheim: una pista che mi piace!”