Facoltà di medicina: Chirurghi e odontoiatri Taranto, ‘Ennesimo schiaffo alla città’
L’incredibile ripensamento dell’Ateneo barese sul Corso di Laurea in Medicina a Taranto è così sconcertante da rendere persino difficile contenere i commenti entro i limiti del doveroso garbo istituzionale. Da oltre un decennio, nelle numerose interlocuzioni con il Rettorato, abbiamo proposto di avviare il percorso formativo partendo dall’attivazione di scuole di specializzazione attinenti le peculiarità del territorio tarantino, come avrebbero potuto essere la Medicina del Lavoro, l’Oncologia, la Pneumologia. Il Corso di Laurea di base sarebbe stato così la logica conseguenza dell’implementazione di un polo universitario già consolidato nelle professionalità e nelle esperienze, nell’ottica di quella “università stellare” su cui tanto si è detto negli ultimi tempi. Si è scelta un’altra strada, l’Ordine professionale non è stato coinvolto nella cabina di regia del progetto tranne un iniziale e fugace confronto. Abbiamo tuttavia ritenuto che tanto fosse indispensabile per l’avvio immediato del Corso di Laurea, e rappresentato nelle sedi opportune l’esigenza irrinunciabile di salvaguardia delle professionalità già insistenti sul territorio riservandoci il ruolo istituzionale di Ente certificatore della qualità della formazione. Questo ennesimo schiaffo alla città invece trasforma, in questo contesto, la tragedia che Taranto vive da decenni in una farsa che vede sul palcoscenico questa volta come attori tutti i pugliesi, mentre spettatori rimangono sempre e comunque i tarantini.
Cosimo Nume (presidente ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Taranto)