Ippica: Oneghin Del Ronco e Pico Di Gian in evidenza al Paolo VI

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03.02.2016 20:51

Nella prima giornata di febbraio erano diversi gli spunti che offriva il programma tarantino, in particolare il rientro di Oneghin Del Ronco, tra l’altro vincitore del Gran Premio “Due Mari” qualche anno fa, il clou per i tre anni e la tris/quartè/quintè.

Partiamo proprio dal Quintè, un bel confronto sul doppio chilometro riservato agli anziani in una prova a reclamare. Dopo una serie di cambi all’avanguardia nel primo giro, si metteva in evidenza Pico Di Gan, ben guidato da Gervasio Galloso il quale, si fiondava sui primi in retta d’arrivo e, faceva sua la corsa grazie ad un rush finale devastante, che gli permetteva di esprimersi in 1.15.6. Più incerto il discorso per la seconda moneta con Is Nothing, autore di prova maiuscola, che nel finale batteva Sissy Giò, mentre Roxanne Va e Nirvana Va completavano il quintè.

La prova di maggior dotazione, invece, vedeva impegnati i tre anni sul miglio con Urlo Di Poggio che tornava alla vittoria con un’ennesima dimostrazione di forza. Dopo aver seguito Ultimate Warrior per 800 metri lo attaccava sul penultimo rettilineo per superarlo ed andarsene senza problemi. Lo stesso Ultimate Warrior si salvava da Ulster Op per il secondo posto. Vittoria a tempo di record per il figlio di Varenne della scuderia Bellanova, che copriva la distanza a media di 1.14.7 nelle mani di Cosimo Fiore, con un tondo 43 per gli ultimi 600 metri. Fiore ed il team Bellanova, però, non si accontentavano ma si affermavano anche nella condizionata per quattro anni con Triller Bio il quale, in un percorso costantemente al largo ed all’attacco, passava ai 600 finali ed andava a concludere in 1.14.3 (record migliorato di quasi due secondi).

Rientro vincente per Oneghin Del Ronco, interpretato da Francesco Tufano (91), che ne cura anche il training con tutto il team Tufano/Sarnataro. Il figlio di Love You di Vincenzo Coppola, dettava legge in una categoria ovviamente non sua, ma lo faceva in un modo più che soddisfacente rifinendo il tutto in 1.12.1, con ultimi 600 in 42, ovvero a media di 1.10. Ottimo secondo Renoir Gar, che ci provava nel tratto conclusivo. Le parole di un soddisfatto Francesco Tufano nel post corsa:” abbiamo scelto questa corsa per sfruttare il programma, il cavallo ha corso sparaocchiato ed ha vinto facile. Anche se credo abbia buoni margini di miglioramento che gli consentiranno di tornare presto in prima categoria”.

Menzione particolare per Laioner, che a 11 anni è in grado di vincere e convincere trottando da 1.15 sui duemila. Affidato ad Antonio Convertini il figlio di Profumo Om seguiva in pariglia sino ai 600 finali quando si liberava dei rivali ed andava a fare passerella in retta d’arrivo. Tra i gentlemen bel primo piano di Silente Grif, con Giuseppe Gentile, malgrado una partenza difficile che gli faceva perdere qualche lunghezza. Il figlio di Varenne raggiungeva la leader Sharon Stone Fior e la superava al mezzo giro terminale trascinandosi Scansano Om. In retta d’arrivo sull’errore di Scansano Om diventava tutto più semplice per Silente Grif, che concludeva da 1.15.4 nei confronti di Navarone ed Oddworld. Nelle altre due prove riservate agli anziani, entrambe sul doppio chilometro centravano il successo Primomatch, con Giovanni Petraroli; e Rugiada Caf, con Alessandro Negro.

Nella foto, la consegna delle targhe nel Memorial Giacinto e Cosimo Tortorella

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