Musica: Napule è, Tony Esposito ‘In memoria di un grande artista come Pino Daniele’

Cultura, musica e spettacolo
Cosimo Vestita
23.03.2018 19:51

Serata all' insegna di "Napule è" al Teatro Orfeo di Taranto, lo scorso 21 ottobre. Un evento che ha visto protagonisti artisti del calibro di Tony Esposito e Enzo Gragnaniello, con la voce narrante di Giogio Verdelli; supportati  dall' Orchestra Magna Grecia, magistralmente diretta dal maestro Renato Serio. Il percussionista Tony Esposito, storico collaboratore di Pino Daniele, a Blunote, ci concede una piacevole intervista prima del concerto:
 
"Con Pino ci sono stati più di trent' anni di collaborazione, per cui suonare i pezzi del suo repertorio mi è molto familiare.  Io, Pino, Tullio De Piscopo e James Senese abbiamo trascorso molti anni insieme, eravamo come fratelli, poi ognuno di noi a scelto di intraprendere la carriera da solista.  Alle soglie del 2000, Pino decise di riunire la band: successivamente abbiamo intrapreso una nuova avventura musicale - la nostra amicizia ormai consolidata  - maturi e cosapevoli delle nostre capacità - abbiamo girato il mondo".
 
Il segreto del successo: "Pino era un musicista a tutto tondo, ha sempre amato la musica, aveva un "motto": ci sono persone che vogliono mostrarsi - altre che non sentono il desiderio di mostrarsi tanto, ma essere realmente qualcosa a prescindere. Pino non si mostrava tanto, rifiutava molte interviste in televisione: la cosa più importante per lui era il palcoscenico - scrivere canzoni  importanti - che esprimevano la sua sensibilità".
 
Due napoletani a Roma: "Pino aveva un carattere molto difficile, però  estremamente umano: una persona che ha sofferto tanto la sua infanzia -  è venuto da una città, che è la mia stessa - per cui conosco quel mondo, conosco quella sofferenza. Aveva anche uno strano  amore odio nei confronti di Napoli, infatti, dopo aver fatto il primo disco, si trasferi' subito a Formia.  Succesivamente  si trasferi' a Roma, dove vivo anch'io. La nostra amicizia è diventata sempre più importante: "Due napoletani a Roma".
 
Le perle di Pino: "Le canzoni di Pino sono fortissime, c'è tanta malinconia, ma anche tanta dolcezza, che riusciva ad esprimere più di ogni altro artista italiano: il senso del dolore, della solitudine, pur essendo circondato da tanta gente - ed è proprio questo che ha commosso la gente. La sua vera compagnia era la chitarra che portava sempre con sè, ed il suo studio di registrazione".
Serie D/H: 28a Giornata, rinviata Picerno-Turris
Serie D/H: SF Molfetta-Gragnano in campo neutro e a porte chiuse