Ippica: Paolo VI, Old Winner vince la tris in una giornata speciale
Una giornata all’ippodromo speciale quella offerta dalla S.I.F.J., che gestisce l’impianto tarantino. Un ricco programma di corse, che dava spazio alle amazzoni, impegnate in tre prove nella prima edizione del trofeo “Redini d’Argento”; ma anche un bel centrale per tre anni alle prese con i nastri sulla breve distanza, e la tris/quartè/quintè riservata ai gentlemen in chiusura di pomeriggio.
Partiamo dalla TQQ vinta, anzi dominata, da Old Winner che Angelo Zizzi consegnava al top della forma a Ciro Ciccarelli il quale, ormai in edizione straordinaria, lo interpretava da par suo, scegliendo i tempi giusti per attaccare il leader Predator Gadd. Il figlio Ganymede della scuderia Winner Stable sfondava ai 600 finali e si allontanava dalla compagnia concludendo in passerella a media di 1.16.1 sul doppio chilometro. Uno spento Predator Gadd alzava bandiera bianca a palo lontano, e così per la lotta alle piazze emergeva Sandro Degliulivi nei confronti di Seven. Lavino D’Anzola ed Oblio Tav completavano il quartè ed il quintè.
Nel clou Undergorund Grif, pilotato con mano sicura da Antonio Di Nardo, metteva in mostra tutto il suo potenziale, guidando da cima a fondo a media di 1.14.1 che, considerando l’avvio tra i nastri, ha un sapore decisamente migliore. Inoltre il figlio di Le Touquet allenato da Raffaele Chiaro per conto della scuderia Selvaggio copriva gli ultimi 800 metri in 58.5.
Tony Young, però, non si accontentava, ma segnava la rete del raddoppio con Radiosa Sergio, a media di 1.13.6, nella buona condizionata sul miglio. Sfilava dopo 500 metri su Platino Jet e, grazie ad un mezzo miglio finale in 57.8, si difendeva dallo stesso che si liberava all’ingresso in retta ma non riusciva nella rimonta completa. Al terzo posto Silven Grif, che correva praticamente solo nei 100 metri terminali.
Per quanto riguarda il torneo riservato alle amazzoni si metteva in mostra dopo le tre manche la friulana Giulia Deschi, che con 31 punti precedeva le campane Elena Villani (28) ed Angela Capuano (23).
La brava amazzone friulana centrava il successo nella seconda batteria in sulky a Rave Up Va, al nuovo record in carriera di 1.14.0, e faceva punti preziosi con Perla Nera Grad, giunta quinta nella prima prova; e con Laioner, finito terzo nella corsa conclusiva. Elena Villani apriva le danze affermandosi con Pissarro Ferm nel primo heat, con gran volo ai 600 finali rifinito a media di 1.14.3; mentre la terza prova se l’aggiudicava la pugliese Carmen Gelo, che guidava saggiamente i vecchio Is Nothing il quale, a dodici anni suonati, era ancora in grado di vincere girando di fuori in 1.14.3.
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