Taranto: Arresti mitilicoltura, Carriero ‘Ripristinata la legalità’
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“Si chiude finalmente un cerchio con gli arresti da parte dei Carabinieri del Nucleo investigativo e degli uomini della Guardia Costiera. I mitilicoltori di Confcommercio Taranto rivolgono un sentito e sincero ringraziamento alle Istituzioni, e auspicano la continuità dell’azione di controllo e di tutela della legalità”. Commenta così Luciano Carriero, presidente provinciale della categoria Mitilicoltori e commercio Prodotti ittici, a poche ore dalla notizia dell’arresto delle persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alle estorsioni e furti in danno dei mitilicoltori del Mar Grande e del Mar piccolo.
“Una organizzazione che ha tenuto sotto scacco per lungo tempo gli operatori del settore costringendo, come confermano le indagini, al pagamento di somme in danaro anche nel periodo invernale di fermo dell’attività, e che arrotondava i propri introiti con i furti del prodotto - aggiunge Carriero -. Una situazione che ha influito sull’andamento del mercato della cozza tarantina pregiudicando lo sviluppo del settore, che ha determinato prezzi e canali di vendita attraverso le proprie scellerate regole. Si faceva leva sul bisogno di chi, tra mille difficoltà, trae sostentamento per se e per i propri familiari da una attività che è già messa a dura prova dall’andamento climatico, dalle problematiche ambientali, dalla concorrenza del prodotto greco, dalla mancanza di tutele e di politiche pubbliche di sostegno al comparto“.
”Una situazione di debolezza strutturale in cui trovava gioco facile un’organizzazione che aveva allargato il proprio giro di affari al commercio e alle pescherie, che determinava l’immissione sul mercato di un prodotto non tracciato, potenzialmente nocivo per il consumatore. L’operazione segna un punto di ripartenza per tanti mitilicoltori e per le loro famiglie, vittime della legge del più forte che purtroppo vince quando il sistema è fragile. Lo Stato ha ripristinato la legalità, ha affermato che la legge protegge il lavoro onesto”.